Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/59

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canto

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sono nè riflettuti, nè penetrati. Nella, luna al contrario i raggi del sole penetrano fino al centro. Or voglio informar te ne i intelleclo rimosso ora ti voglio istruire anche meglio dacclìè ti sei rimosso dalla tua opinione de luce si vivace che ti tremolera nel suo aspecto con tanta luce di verità che ti splenderà scintillante come stella: cosi come isubiecto de la neve la materia della neve, 1’ acqua riman nudo resta priva el dal calore e! dai freddo pri- mai ai colpi degli caldi rai la neve riscaldata dal sole si scioglie in acqua e così si spoglia della prima forma; I’ acqua sciolta pel freddo si congela. Il sermone teologico si paragona ottimamente ai raggi del sole; ed ecco perchò chiamò Beatrice—sole—: l’acqua suscettibile di nuova forma può somigliarsi alla mente di Dante. L’ opinione più accreditata sulle macchie lunari è quella che provengano dal raro e dal denso; eppure Dante o per muovere altri a migliore investigazione, o per far mostra di suo ingegno, ritiene che, la luna per natura sua, o come date da Dio, abbia queste macchie, perchè vicina alla terra e colle facoltà d’ influsso sulle cose sottoposte debba alterare il chiaro, e I’ oscuro. Il primo cielo è per gli altri come il cuore nelle membra, e la virtù della prima causa è pei celesti come la virtù del cuore nel corpo umano. Come ciascun membro nel corpo umano ha le sue speciali virtù, così I’ hanno i cieli, e le stelle ne’ luoghi rispettivi. Come in fine nel corpo umano tutto il moto si riferisce al cuore, così ne’ celesti tutto il moto si riferisce al primo cielo, un corpo primo mobile, nona sfera ne la cui virlute I essere diluito suo contento giace dalla cui potenza dipende, ha fondamento la essenza di tutte le cose da esso contenute se gira si volge dentro del Ciel de la divina pace dentro l’empireo. Nel nono cielo virtualmente si comprendoRAMBALDI — Voi. 3. 4