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paradiso

sa lo corsi nell’ errore contrario a quello di Narciso, che irnrandosi al fonte, credeva che I’ immagine sua fosse persona, ed io credeva che le persone fossero immagini — In altro luogo Dante chiamò un fonte lo specchio di Narciso. Subito torsi gli occhi voltai subito lo sguardo per veder di cui fosser quelle immagini si com io m accorsi di br appena m’accorsi di loro presenza e stimando e ritenendo quelle immagini essere specchiati sembianti immagini di volti prodotte dallo specchio e vidi nulla e non vedendo alcuna cosa e ritorseli avanti come prima dritti nel lume della dolce gui. da fissi in Beatrice che dolcemente mi conduceva al cielo che ardea negli occhi sancli che ardea d’amore nella santa contemplazione sorridendo del mio errore e semplicità. mi dtsse apresso subito dopo Beatrice soggiunse non ti maravigliar perch io sorrida rida il tuo pueril coclo del tuo fanciullesco pensiero che non fida il pe che non ha fiducia sopra il vero sulla verità ma te rivolvi a voto come soli ma ti fa tornare indietro, ossia al mondo, come sei solito. cio che tu vedi scrn vere sustancie sono persone vere, non immagini vane qui relegate qui destinate nella luna per bmancho di voto per voto non pienamente adempito; pero parla con esse anime cI odi e credi perchè non possono mentire che la verace luce Iddio la somma verità che li appaga non lascia br torcer i piedi che li rende beati, non lascia che, esse mai dalla verità si dipartano. ‘Di Piccarda bellissima e pudicissima signora si parlò espressamente nel canto XX1V del Purgatorio. Essa aveva spon taneamente consacrata a Dio la propria verginità, e viveva adulta nel monastero di santa Chiara di Fiorenza, quando il di lei fratello Cursio de’ Donati, famoso in armi, con vari suoi sgherri la trasse violentemente dal chiostro, avcndola destiDigitized by Google