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Pagina:Commedia - Purgatorio (Buti).djvu/75

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   [v. 73-78] c o m m e n t o 65

sua scienzia; cioè la santa Teologia. Guardò allora; Virgilio, com’io Dante li dissi: la sensualità, che si commette al consillio de la Santa Chiesa, s’avvede dell’aiuto che li può venire mellio, che la ragione, e con libero fillio; cioè con libero volto fatto accorto di quello 1 non s’avvedea, Rispuose; Virgilio a Dante: Andiamo in là, ch’ei vegnon piano; ecco che dimostra la loro negligenzia, E tu ferma la speme, dolce fillio; ecco che conforta la ragione la sensualità che si fermi ne la sua speransa, che l’aiuto viene da Dio in tal modo che spesse volte la ragione nol sa pensare. Ancora era quel popul; detto di sopra, di lontano; cioè di lungi, Io dico; cioè io Dante, di po’ i nostri mille passi; che eravamo iti verso loro Virgilio et io Dante, Quanto un buon gittator traria; cioè gitterebbe, con mano; cioè una gittata di pietra di buon braccio, Quando si strinser tutti ai duri massi; cioè ai duri scolli, Dell’alta ripa; del monte, e stetter fermi e stretti; inverso ’l monte, per aspettare e vedere Virgilio e Dante, che andavano verso loro, e però dice: Come a guardar, chi va dubbiando, stassi; cioè come da l’opere 2 si sta a guardare chi va dubitando la via, o dubitando di cosa nuova che apparisca, come andavamo Virgilio et io Dante dubitando, che non sapavamo dove andare; et elle se n’avvedevano, perchè andevenivano 3 inverso mano sinistra, che non si può andare di là se non inver mano destra sì, che si fermonno come chi vede cosa nuova; e finge l’autore che erano iti 1000 passi inverso loro; e coloro, quando si li 4 viddeno presso ad una gittata di pietra, si fermonno accostandosi al monte vedendoli andare errando inverso loro, per mostrare ch’elli, uscito de la negligenzia produtta da diletti mondani, errò uno millio; cioè perdette lo tempo quanto a sè che non era colpevile in tale negligenzia, trattando d’essi; per mille passi intendendo l’opera che arebbe dato a spacciarsi de la negligenzia ne la quale fusse stato colpevile; e coloro dubitando s’accostano a la pietra; cioè a Cristo innanti che s’accostino per uno gitto di pietra; cioè tanto quanto vasti a ponere giuso la duressa dell’animo. E questo s’intende allegoricamente di quelli del mondo che, quando vedeno errare coloro che deputano savi, arrenano e fermansi raccomandandosi a Cristo, che l’opere virtuose cacciano da sè l’arrenamento; cioè co la orazione.

C. III— 73-78. In questi due ternari lo nostro autore finge come Virgilio dimanda consillio del cammino a quelle anime trovate, dicendo così: O ben finiti, o già spiriti eletti: ben si conveniano cotali adiettivazioni a quelli spiriti: imperò che bene erano finiti, perch’era-

  1. L’ellissi del relativo che non è infrequente presso i Classici, ed aggiunge una certa grazia al parlare. Qui è da supplire - di quello, di che non s’avvedea. E.
  2. C. M. come dalle persone si sta
  3. C. M. elle se n’avvedevano, perchè andavano
  4. C. M. se li videno
      Purg. T. II. 5