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CANTO VII...L’altro, che nella vista lui conforta. Resse la terra dove l’acqua nasce Che Molta in Albia, e Albia in mar, ne porta.. Ottàchero ebbe nome: e nelle fasce Fu meglio assai che Vincislao suo figlio, Barbuto, cui lussuria ed ozio pasce.. E quel Nasetto, che stretto a consiglio Par con colui ch’ha si benigno aspetto, • Morì fuggendo, e disfiorando il giglio. 30. Gu.irdate là come si batte il petto. L’altro vedete, ch’ha fatto alla guancia, Della sua palma, sospirando, letto. 37. Padre e suocero son del mal di Francia: Sannj la vita sua viziata e lorda; E quindi viene il duol che si gli lancia.. (U Conforta come valonle. r.i. (SD OUdcUero. Oaocuro.Gi^nero (li lortol!b, riKiiudlo d’un altro Ouartit’i’o. O’i^’^i» figlinolo dominò la «otm’a. la Siiriai l’Illiria, l’Isiria. U«di IU)«*inia dove corre l’Albia o AU)is Elba, di cui Luc.ino; Fundat ah exirettio /ìavos Aquilone Sui’vos Albii.. (Phars., II). Questo liume racl’oRlie in sé tulli gli aliri di Uucmia, non che 1.» Moldava, clie Miilda si chiama in laiim», e in tedesco Miitiuiv, e li porta allOceano. Ottàchero invilo Rodolfo alle imprese d’Italia e di Terra Santa. /:(dice l’Ottimo) offerse sé e sua Qfule, e denari Fu... sinnore largo e liberale, e vattntinaimo in erme Il re lìidoilo, per occupare il delio regno.. li corse sopra, e feciono battaglia campestre nel 1277, dove... Hidolfo uccise Ottdcliero.. — Vincislao. Oli.: Del guai rimase... Vincislao, bellÌ,simosot)ra gli altri uomini, ma non fu d’arme. Fu ecclesiastico mansueto ed umile; e poco visse: rimasene uno fanciullo, nome anche Vincislao: e tn costoro finirai re di lìoemia della schiatta d’Otldchero. A pie di Venceslao lu gettata la corona di Polonia e d’Ungheria, ed egli l’una si lasciò cadere alla parola di Bonilazio vni. l’altra pose in capo al giovane suo figliuolo: ma Bonifazio gliela tolse e la diede alla figlia della bella Clemenza tPar., Vili), Maria regina di Napoli. r^s.iSL) ]N’ose//o. Filippo 111. l’Ardilo, dal naso piccolo. Di persona, famigliarmenle, Nasone e simili; ma chi altri che Dante l’avrebbe osato in bocca di Sordello, ascoltante Virgilio, e d’un re? — Benigno Guglielmo re di Navarra figliuolo del re Tebaldo e suocero di Filippo. - Fuggendo. Nella guerra di Filippo 111 di Francia con Pietro III ’l’Aragona. Buggeri d’Oria, ammiraglio di Pietro, entrò in Catalogna, sconfisse la Botta francese, onde Filippo, non polendo più trovare vettovaglio airesert;ito, lasciò l’impresa; e molti de’ suoi moriron di fame: egli dì dolore mori in Per-, lùgnaiio. Anzi fu guesio Filippo re di Francia, il guai mosse la interra contro a Piero d’Aragona, però che la ’ Chiesa di Roma nei 1283 privò il dello Piero delta dignitade del proprio regno; però elle aveva occupata Sicilia conceduta nel 1262 per papa Urbano al re Carlo vecchio.., E concedette il detto regno d’Aragona a Carlo figliuolo del dettare Filippo A ’Iguale dcguislare, il re Filippo col fiore della Baronia e cavalieri franceschi si mosse; e per grazia del re di Maiorica tenendo il cammino del largo della marina, venne all’assedio di Girona; e gitivi, abbondata infirmitade per la corruzione dell’aria.. costretto, infermo il detto re Filippo^ per grazia conceduta dal re Piero, si partì, e., morì a Perpìgnano (Ottimo).
(L) il //ro; Guglielmo suocero di
Filippo. — Lello: posa la guancia sulla’ mano. (SD Letto. Bolland., I, H9: Chinata la gota sulla mano, era tutta imagine non d’uomo dolente ma dello s lesso dolore. (L) Mal: Filippo il Bello. — Lancia: trafigge. (SL) Mal. Monlfaucon. H éiaii