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CANTO VII.. Anco al nasuto vanno mie parole, Non men ch’all’altro Pier che con lui canta; Onde Puglia e Provenza già sì duole.. Tanto è, del seme suo, minor la pianta, Quanto, più che Beatrice e Margheritii, Gostanza di marito ancor si vanta.. Vedete il re dalla semplice vita Seder là solo, Arrigo d’Inghilterra: Questi ha ne’ rami suoi migliore uscita.. Quel che più basso tra costor s’atterra, Guardando in suso, è Guglielmo marchese, Per cui Alessandria, e la sua guerra, Fa pianger Monferrato e ’1 Canavese. — trarre a sé con la preghiera e col desiderio. VirR. tìeorg., IV: Hinc pecu^ des, armenta, virus, genus omne, ferarum, Quentqne sibi lenues uascen’tem arces fiere vHas. (F) Ralle: Som.: Dalla debolezza della vinti aiiiva del seme segue die il tìglio nasce dissimile al padre negli accidenti che appartengono al modo d’essere. Conv: Così fos^e piaciuto a Dio che quello che domandò il Provenzale, fosse stato; che chi non é redo della bontà, perdesse il retaggio dell’avere/ Bocc.: insorgendo ne’ figliuoli lo spirilo de’ paismi Machiav.: Hade volte accade che la virtù sia rinfescata con successione — HarrA [C] Ecrli., XL. i5: Sepoies inipiorum non muliiplicabunt ramos. — Dà Jac»’b. Kpisl, I. 47. Omne datum optimum... a Paire tuminum. Se i IìkIì di l)ut)ii padre losst’rtt buoni, diremmo la b«)nlà venire dal sanpne. a Dio non la cliiederemmo. Eccii.. XXIIl. 35: Son metteranno i suoi figlinoli radice, e non daranno i suoi rami fruito. 43. (L) iSasuto: d’Angiò. — Pier HI. (SD Duole. Oli.: sono tali discendenti (di Carlo I) che se ne duole ogni terra oliremontana a loro suddita. (F) Paro/e. Sap.. VI. 40.: Advos... reges suni hi sermones mei, ut discotis sapieniiam. 43. (A Minor: i figli de* padri. iSj) Gostanza. Oli.: Costanza... Sì Vania ancora il’avere marito, con lutto ch’elli sia morto, per li figliuoli die di lui ebbe, rispetto di guelU che del re Carlo e di sua donna rimasero. Figliuola di Manfredi (Purg,, IH), moglie a Pietro III d’.ra«;ooa, vivente ancora nel 1 300; Margherita e Beatrice, figliuole di Carlo il Zoppo, nepoti del vecchio Carlo, mogli di Giacopo e di Federigo, Altri intende Beatrice moglie di Carlo d’Angiò, e Margherita, di Luigi IX di Francia: p;*rchè. iticono, le mogli di Giacopo e di Federigo si chiamarono Bianca e Eleonora, non Beatrice e Margherita (Gianncitasio, Si. di Napoli, lib XXII’. A questa interpretazione favorisce Vancor: come dire: Gostanza, ancor viva; e le altre mone. (L) Uscita; discendenza. ISL) Semplice. Arrigo III. figliuol dì Riccardo. Fu semplice e di buona.fede, e di poco valore. - Vita. Som.: SimpUcitaiem viiae. — Solo. Come prmcipe raro: cosi solo per altre ragioni il Saladino (inf.. IV). L’Ottimo: Arrigo.., fu coronato re nel 4278.. di lui nacgue il buon re Odoardo, il quale vivea ni tempo che l’Autore compose quest’opera; il quale fece in sua vita di belle e grandi cose Però dice migliore. Lx)(ia Eduardo anco il Villani. — Uscita. Georg, II: hxiil ad coelum ramis felici bus arbos — VaUdis ar/jple.rae stirpibus ulmos Exierint,. {D S’atterra: siede. (SD Guglielmo di Monferrato. Con gli Astigiani e co’ Pavesi aveva euastate le terre d’Alessandria e il Novarese e quel di Milano e quel di Piacenza In Alessandria nel 4290 subitamente levandosi a remore i cittadini, fu preso; e, chiuso in gabbia di ferro, dopo diciassette mesi mori. Il figliuol suo fuggi in Provenza a invocare la vendetta str.iniera. Ma non gli succedette nella sisnoria — Pianger Sì perchè sono privati di buono signore, e sì perché sono venuti sotto il governo di straniero erede (Oli.). Ma meglio intendasi della guerra che per lui nacque. [Omero, Odiss, II, 276; Pindaro, Nem,, XI, 48; Euripide, Eletl., 369.] -os3S^<>