Pagina:Commedia - Purgatorio (Tommaseo).djvu/20

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12 PURGATORIO 28. Lasciune andar per li tuo' sette regni: Grazie riporterò di te a lei, Se d'esser mentovato laggiù degni. — 29. — Marzia piacque tanto agli occhi miei Mentre eh' i' fui di là (diss'egU allora), Che quante grazie volle da me, fei. 30. Or che di là dal mal fiume dimora, Più muover non mi può, per quella legge Che fatta fu quand' i' me n' uscii fuora. 31. Ma se Donna del ciel ti muove e regge. Come tu di'; non c'è mestier lusinga: Bastiti ben, che per lei mi richegge. 32. Va dunque, e fa che tu costui ricinga D' un giunco schietto, e che gli lavi '1 viso Sì ch'ogni sucidume quindi stinga: 33. Che non si converria, l'occhio sorpriso D'alcuna nebbia, andar davanti al primo Ministro, eh' è di quei di Paradiso. 31. Questa isoletta intorno, ad imo ad imo , Laggiù colà dove la batte l'onda, Porta de' giunchi sovra '1 molle limo. 35. Nuli' altra pianta che facesse fronda indurasse , vi puote aver vita , Però eh' alle percosse non seconda. Ortensio, il quale, di concordia con — Luninga. Sacrale limmhe chiama Catone, ripudiò la sua come stenle, un amico le preci miste di lode. Di Marzia ebhe prole: mori, ed ella, 32. (L) Quindi: dal viso. — Stinga, resigli i funebri onori , tornò pre- Contrario di /ìH^a. Rando Catone la ripigliasse. Lucan., (SL) Schietto. Inf. , Xlil : ^Von \\, sa: Da foederaprisci Illibata lori: rami schietti, ma nodosi e'nvotti. da tantum nomen inane Connuhii : 3i. ih) Sorpriso : sor[}reso. — Mini- liceat tumulo scripsisse: Catouis Mar- stro : Angelo. tia. - V. Inf., IV. — Pieqa. Georg., IV; (SD Sorpiiso. Lo dicono i Napo- Orando (lectes. lelani; e gli amichi Toscani: priso, 28. (L) Reqiìi, che purgano i selle miso, commiso. — Primo Purg., IX, peccali — Grazie: li ringrazierò in- l. 96. — Ministro. Psal. CU, si : Mini- Danzi a Marzia. stri ejus , qui facitis votunlalem 29. (t) ià; al mondo. ejus. (FìLOcchi 4udic., XIV, 3: liane 3i. (L) Isolelta, ov'è il monte. ~ mihi ncciiie, (luin n/acuiioculisnitis. Imo: appiè .ler . XXVii. 5 - XVIII, 4] (SL) Ad imo ad imo. Inf., XVfl; 30. (L> Fiume : AclH^roiile. A piede a pie della stagliata rocca. 5i (L) ri'chegqe: richieda tu. — Batte Bue, V : Percu'ssa flitctu li- (SL) Reqqe. Muove di-e il primo torà. Mn , \ x Tunditur... Fluctibus. impulso; reqqe, l'ispirazione conti- ~ Porta. Di piante, ferre, in Virgilio una. — Mestier. In risposta a nre- e in altri. — Limo. ^wc.,\: Limoso- ghiera non dissimile, Ovidio (Met., giie palus obducat... junco. IV) : Non longis opus est amUagibus. 35. (L) Seconda: cede.