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Pagina:Commedia - Purgatorio (Tommaseo).djvu/72

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58 l’URGATORlO ANNOTAZIONI ASTRONOMICHE DEL P. G. ANTONELLl. «Che ben cìtiquauta gradi salit’eìa Lo sole....» (T. 5.) Dei tre modi generali che possonsi usare per determinare la posizione degli astri e risolvere una questione di tempo, pare che il Poeta (lui voglia assumere quella che si riferisce all’orizzonte, parlando qui manifestamente di una determinata salila; e il salire di un astro essendo proprio per rispetto al piano o al cerchio orizzontale. Però nella Pasqua del 1300 il sole non avrebbe potuto raggiungere l’altezza di ben cinquanta gradi al Purgatorio, neppure quando fosse stato alla sua massima altezza nel meridiano; il che favorirebbe l’opinione di coloro che ritengono doversi porre il 1301 come l’anno della Visione poetica. Ciò non ostante può credersi che Dante dia il numero tondo più prossimo, dicendo cinquanta, invece di quarantasei o quarantaselle gradi d’altezza, avendone avuti ivi il sole quasi quarantotto a mezzogiorno in quel dì, stando al 1300; e così avrebbe accennato a circa le ore ’ i della mattina. Quando poi si volesse prendere quella solare salita non a lutto rigore astronomico, ma in significato di moto che si fa comunque ascendendo, inquanto nella prima metà dell’arco diurno ogni astro va salendo sull’orizzonte; allora quel movimento di ben cinquanta gradi e’ indicherebbe tre ore e mezzo di sjole, e cosi le ore dieci della mattina. Onde il colloquio con Manfredi sarebbe durato circa due ore. «E la costa superba più assai Che, da mezzo quadrante....♦(!. 14.) Il quadrante è un Istrumento astronomico rappresentante una quarta parte dì circolo. Uno dei due raggi estremi, che determinano l’angolo retto, si colloca verticalmente, Faltro rimane allora orizzontale; e una riga, lista, imperniata nel centro, si può fare scorrere con l’esteriore sua estremità sull’arco del quadrante, il quale, colla graduazione segnatavi, ci fa conoscere l’altezza angolare d’un oggetto, cui siasi direttala lista, sull’orizzonte. Il Poeta adopra l’imagine di questo istrumento per dirci in modo geometrico qual fosse la ripidezKa del monte; e poiché la costa di quello era superba più assai che lista da mezzo quadrante al centro, segue che la pendice si avvicinava più alla verticale che all’orizzontale, cioè faceva con questa un angolo assai maggiore di 45 gradi, ed era perciò molto difficile a superarsi. «Poscia gli alzai al sole: ed ammirava....» (T. 19.) Alle nostre latitudirii, ed in generale a una latitudine boreale, maggiore iì ventitré o venliquallru gradi, quanto é la obliquità dell’ec