Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu/17

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14 ARISTOFANE



lesina

Fra le coltri c’è un... usciere,
e mi pizzica!

tirchippide

E lasciami dormire
un po, benedett’uomo!
Si riavvoltola.

lesina

Dormi pure!
Solenne.
Ma tutti questi chiodi ricadranno,
sappilo, sul tuo capo! — Accidentali!
Fosse pigliato un male alla mezzana
che mi spinse a sposar la mamma tua!
Io facevo la più gustosa vita
da contadino, sporco, sciamannato,
alla carlona, sempre in mezzo a pecore,
api, vinacce; e non vado a sposare,
cosi zotico, una di città?
Con enfasi comica.
La nipote di Mègacle, figliuolo
di Mègacle! — Ragazza tutta fumo,
sdilinquimenti, fronzoli. La prima
notte, ci coricammo, io, che sapevo