Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu/18

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LE NUVOLE 15


di mosti, fichi secchi, lane, grasce:
lei, di mirra, di croco, leccornie,
giuochi di lingua, sperperi, Cosciadi, ’
Genetillidi. In ozio, non ci stava:
macinar le piaceva; e col pretesto
di mostrarle la madia, io le dicevo:
«Tu, mogliettina mia, macini troppo!»
ROSSO
Nella lucerna non c’è olio!

lesina

Ahimè!
Perché m’ hai quella accesa, di lucerna?
Quella è una spugna! Vieni, che ti picchio!
ROSSO
Mi vuoi picchiare? Ma perché?

lesina

Perché
hai presi quelli grossi, di stoppini!
Ripigliando.
Quando poi nacque, a me e a quella brava
donna questo figliuolo, incominciammo.