Pagina:Compendio del trattato teorico e pratico sopra la coltivazione della vite.djvu/25

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da, che il sole indurisce, nuoce essenzialmente alla qualità del vino. La plaga più vantaggiosa è quella di una costiera, che tende dall’oriente al mezzo-giorno, e su cui il sole scaglia i suoi raggi il più lungamente possibile. Le costiere vicine al mare ed ai fiumi sono da preferirsi a tutte. La parte inferiore è meno vantaggiosa della superiore, ed ambedue non valgono la parte media.»


CAPITOLO II.


Della preparazione del terreno: della scelta delle piante: della loro distanza, e delle diverse maniere di piantare.


Il coltivatore vignajuolo non pianti indifferentemente sul primo terreno, che gli si offrirà alla vista: non iscordi, che un buon suolo, una plaga favorevole, al coperto de’ nocivi venti, dalle nebbie, e dalle violenze delle procelle, procurandogli una buona temperatura, gli darà sempre vino di buona qualità, ed assicurerà il successo della sua impresa. Sarà allora sua prima cura farlo svolgere completamente colla vanga e colla zappa, e fargli coll’aratro profondi solchi in diversi sensi, per ben apparecchiare la terra, e disimbarazzarla dalle piante parassite. Il suolo dev’essare sfondato almeno ad otto pollici, poichè occorre alle radici, perchè preudano, o perchè viemeglio si sviluppino (secondo lo stato delle piante adoperate) una terra mobile, un poco umida, ed attraverso la quale