Pagina:Compendio del trattato teorico e pratico sopra la coltivazione della vite.djvu/82

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CAPITOLO II.


Del tempo più favorevole alla vendemmia, e de’ modi di farla.


Non si vendemmiava una volta nei paesi più rinomati per i vini, se non quando commissarj scelti tra i più distinti proprietarj, visitate le vigne, avevano fatto il loro rapporto al sindaco del luogo il quale dietro il loro avviso fissava il giorno delle vendemmie. Questa saggia precauzione aveva per scopo non solamente di obbligare la gente mal intenzionata, i ladri, ma ancora di servire all’interesse generale, impedendo ad una quantità di cittadini poco istrutti di cogliere troppo presto le loro uve. Manteneva in oltre la riputazione del cantone sforzando gli abitanti ad avere, loro malgrado, una buona qualità di vino. Speriamo, che sotto l’impero di Bonaparte, le cui vedute paterne apparecchiano ai francesi sì gloriosi destini1, vedremo presto rimettersi questi antichi usi, che lo spirito di vertigine, e di licenza, che regnò troppo a lungo, si compiacque distruggere in molte contrade.

Il momento di vendemmiare deve essere quello

  1. L’Italia si gloria, ed è fortunata nel dividere colla più gran nazione del mondo questi destini che apparecchia il grande, l’altissimo, il più sublime genio delle storie, il sola de’ secoli! — (Il trad.)