Pagina:Compendio della dottrina cristiana, Roma, 1905.djvu/409

Da Wikisource.

— 397 —


Breve preparazione alla confessione.

Amabilissimo mio Salvatore, datemi la grazia di accostarmi a questo sacramento di Penitenza a salute del l’anima mia ed a gloria vostra.

Vergine santissima, Madre di Gesù e Madre mia, impetratemi dal vostro benedetto Figliuolo la grazia di conoscere, di detestare e di confessare sinceramente tutti i miei peccati.

Pater noster ed Ave Maria. Quindi si faccia con diligenza l’esame, dinanzi a Dio, sopra i peccati commessi in pensieri, in parole, in opere ed in omissioni, contro i comandamenti di Dio e della Chiesa, e contro gli obblighi del proprio stato.

In seguito per eccitare il pentimento dei peccati commessi, si consideri il gran male che si è fatto peccando, cioè che pel peccato mortale si è perduto la grazia di Dio, il paradiso; si sono meritate le pene dell inferno, e si è offeso Dio nostro Signore e Padre; il quale ci ha fatto tanti benefizi, tanto ci ama, ed ha merito infinito di essere amato sopra ogni cosa e servito fedelmente.

Si reciti l’Atto di contrizione.

Dopo la confessione.

Innanzi tutto si rendano grasie al Signore del l’inestimabile beneficio del perdono: si faccia subito la penitenza imposta dal confessore, si rinnovi il proposito di evitare i peccati e le loro occasioni.

Poi si reciti la seguente orazione:

Quanto siete stato buono con me, o Signore! Invece di punirmi di tanti peccati che ho commesso, me li avete tutti perdonati con infinita misericordia in questa santa confessione. Di nuovo me ne pento con tutto il cuore e