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Pagina:Compendio storico della Valle Mesolcina.djvu/159

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quai due religiosi accettarono, con le convenute condizioni, l'offerta Missione e Cura d’anime.

Alla fine dopo tanti disastri, l'oppressa e smembrata, ma non avvilita Repubblica, riacquistò nel 1639, la sua antica quiete per mezzo di rinnovati patti d'alleanza che la fecero pure rientrare in possesso de’ suoi paesi sudditi, e quattro anni dopo la Lega delle Dieci Diritture fu di nuovo unita alle altre due, la quale poi più tardi ottenne a contanti la totale sua libertà e indipendenza simile a quella che possedeva il restante della Repubblica.

Nell’istesso 1639, sull’eaiempio di Soazza, le due Comuni di Santa Maria di Calanca e Lostallo si provvidero ciascuna di due simili Missionari per loro Curati.

Lo stesso fece nel 1640 la Comune di Cama.

Nel 1645, si accettarono unanimamente nell'ordinaria annua Centena li riformati Statuti e Capitoli d’una nuova legge municipale sì civile, che criminale per l'intera Mesolcina, come furono proposti dalla Commissione nell'antecedente anno espressamente nominata. Questa legge fu poi chiamata Statuti di Martinone, nome del pubblico Mesolcinese notaro che ne fece e distribuì le prime copie.

Nel 1659 la Comune di Sta. Domenica si provvide pure di due Curati Missionari, alla qual Cura s’unì la Comune di Rossa.