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Pagina:Compendio storico della Valle Mesolcina.djvu/158

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pubblica venisse? durante altri dieciotto anni immersa nelle più grandi calamità, giacché oltre d’essere stata agitata dalle allora esistenti dissensioni di religione e di partiti, essa dovette ancora sostenere sul proprio suolo molti sanguinosi conflitti, particolarmente contro gli Austriaci.

Teodoro erede di Raffaele Trivulzio prevalendosi di quei torbidi tempi, ma più sulle armi e protezione della Spagna, nel febbrajo del 1623, brigò per mezzo di salariati emissari, e sotto l'istesso frivol pretesto del suo antecessore di poter nuovamente entrare in possesso della Mesolcina, la quale unanimamente giurò di voler conservare a qualunque prezzo la sua conquistata avita libertà ed indipendenza. Il mal consigliato pretendente vedendo tal unanime risoluzione de’ Mesolcinesi, desistette dalle sue riconosciute ingiuste pretensioni, e d’allora in poi la Mesolcina non fu più molestata per tale oggetto.

La Comune di Soazza trovandosi senza Curato, e non sapendo come provvedersene per mancanza di soggetti nel Clero secolare, del quale in quel tempo la Valle penuriava, invitò nel 1635, i due PP. Cappuccini che da pochi mesi si trovavano, non senza contraddizione, in Roveredo, stati colà spediti come Missionari per opera di Giuseppe Moro Vescovo diocesano,