Pagina:Compendio storico della Valle Mesolcina.djvu/42

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per le sue benefiche compiacenze, si prevalse di quel fenomeno per introdurre che le donne della Mesolcina d’allora in avanti non adottassero nel loro vestire altri che quei due soli colori. L’insinuata fanatica risoluzione adottata unanimamente dalle donne all’occasione d’una particolare loro festa che annualmente si teneva in Lostallo nel primo giorno di maggio, era tale che qualunque fra esse compariva in pubblico parata d’altri colori era derisa, mostrata a dito, ed anche insultata; per cui il color nero, segno d’un’affettuosa ma trista memoria, venne pur sustituito dal bianco. Quest’usanza quantunque strana, durò però puntualmente per lungo tempo. Anche ai giorni nostri si vedono in alcuni paesi della Valle delle vecchie donne, le quali cercano di conservar parte di quell’antico costume. La periodica sorgente, chiamata allora la fontana misteriosa, ha posteriormente di quando in quando gettata bensì dell’acqua, ma solamente bianca; essa giace ai piedi della montagna fra Leggia e Grono, a destra e vicino allo stradale.

Nei primi anni del Redentore regnando Tiberio Imperatore, si fece passare dalla Rezia a Roma una quantità d’enormi legnami di larice per la rifabbricazione d’un ponte che vi era stato brucciato; uno fra i più grandi di quei travi, d’una