Pagina:Compendio storico della Valle Mesolcina.djvu/69

Da Wikisource.

63

Come l’Impero dei Re franchi era diviso in Ducati, Contadi e Feudi, perciò esso veniva amministrato da differenti Governatori, i quali tiranneggiavano i popoli nella maniera più barbara e crudele.

Nel 896, più che un terzo dei Mesolcinesi d’ogni stato e condizione abili alle armi s’arrolarono volontariamente sotto le bandiere d’Arnolfo, padre di Lodovico, ultimo Monarca della stirpe dei Carolingi, allorchè andava in Italia per farsi riconoscere Imperatore. È probabile che questa sorte d’emigrazione derivasse causa le tirannie de’ castellani che governavano in quel tempo la Valle.

Sullo spirare del nono secolo, epoca del decadimento della potenza dei Carolingi, i Grandi, non che i Governatori sì nella Rezia, che nei paesi vicini a motivo di quell’indebolimento, s’arrogavano le Signorie delle quali non erano che semplici amministratori, e procacciandosi dei privilegi, se ne facevano ereditari; similmente i proprietari del castello di Mesocco s’attribuirono in quel tempo di confusione la Signoria della Mesolcina, e fecero riconstruire alcuni degli antichi castelletti stati eretti sotto il Dominio romano, e demoliti già al principio del quinto secolo, cioè quello di Norantola, di Santa Maria, di Roveredo, e di s. Vittore