Pagina:Compendio storico della Valle Mesolcina.djvu/87

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inumano, quanto docile ed onesto era il di lui padre. Vedendosi egli bensì padrone di tal signoria annesso i pochi privilegi e diritti stati riservati nella cessione fatta alla Valle del fu suo genitore, ma vedendosi diminuita quasi affatto la sua pretesa autorità, cercava ogni mezzo per attirarsi l’assoluta sovranità che altre volte la sua famiglia aveva nella Mesolcina esercitata, prevalendosi della sopraccennata prerogativa, di faceva lecita ogni sorta di vessazioni verso gli innocenti abitanti, per così obbligarli alla sua sommissione; ma il popolo non si lasciò intimorire nè sedurre dalle persecuzioni e lusinghe di Rodolfo, e seppe conservarsi la sua acquistata indipendenza anche fra i torbidi che succedettero in poi. Fu quest’istesso Rodolfo che fece sconvolgere la supposta menzionata tomba di Rinaldo Nordman.

Nel 1186 morì in Lostallo Giuseppa Mordina, figlia di poveri, ma onesti genitori, degna di memoria per la vantata sua straordinaria e celeste bellezza. Venendo dalla campagna, essa fu veduta da un viaggiatore, il quale per meglio contemplarla s’introdusse con un pretesto nella di lei casa. Questo forestiere fu il primo che divulgò le qualità di Giuseppa, alle quali in prima non si faceva quasi attenzione. La fama di sua perfetta beltà era tale che attirava


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