Pagina:Confessioni d'un scettico.djvu/85

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lettera xv. 81

come se ci fosse eternamente vietato il discoprire più in là. Non vi sarebbe dunque una forza infinita di spirito che domina la materia volgendola ad un fine trascendente? ed una tal forza di spirito non sarebbe a punto il Dio che tu cerchi e non trovi? Se potessi riposarmi in questo concetto, io respirerei più largamente come chi si toglie un gran dubbio d’addosso; io adorerei meglio l’ideale perché ne saprei l’origine divina; non sarebbe più un sogno della mia testicciuola caduca ma il fondamento eterno della vita di tutti. La ferrea tetraggine delle leggi che vanno mute ed inconscie in mezzo alle ruine dei mondi, mi sbigottisce e mi schiaccia la fede. Oh! mostrami il polo verso al quale si volge questo arcano universo; mostrami il fine di tanti moti, la ragione di tanti disastri, la espiazione di tante colpe!»

Tu mi domandi anche qui l’impossibile; anche qui tu collochi il sentimento nel posto della ragione. Un polo ideale dell’universo