Pagina:Continuazione delle memorie e documenti della fondazione della biblioteca circolante popolare di Prato.djvu/14

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frirà ben poca materia per questa Storia inquantochè il progredire che la Società ha fatto in ragione dei mezzi che le sono stati somministrali, non è che la conseguenza naturale delle ben radicate fondamenta le quali basate sull’accoglienza universale rendono quest’opera sicura di se e di un lieto e prosperevole avvenire. Peraltro quantunque piccolo il lasso di tempo non può certo trascurarsi di fare menzione de! fatti più importanti, che possono dirsi altrettante dimostrazioni di simpatia e di fiducia, essendoché ogni fatto per piccolo che sia, considerato in se, ove tenda al benessere e all’incremento di una utile istituzione riceve apprezzamento ed importanza in ragione dello scopo a cui è diretto. Egli è per ciò soltanto che nella pubblicazione delle presenti memorie è necessaria questa piccola Storia, documento irrefragabile dello sviluppo ottenuto e delle speranze che offre la nostra Istituzione.

Nata da poca favilla or sono sei anni, cresceva sotto gli auspici di uomini eminentemente benemeriti della popolare istruzione, e largo compenso morale ne veniva ai preposti al di lei incremento. In mezzo però a tanta vita, a tanti conforti, a tante liete speranze mancava la testimonianza più solenne di fiducia che potesse ella ottenere, mancava che il R. Governo, a cui tanto stà a cuore in un col progresso materiale il morale incivilimento del popolo, unisse i suoi ai generosi sussidii di cui era stata la nostra Istituzione favorita. Questa testimonianza di fiducia non tardò molto, e giunse tanto più gradita quanto più tarda venne, perchè nell’indugio si vide che era stato atteso che si mostrasse degna. Fu pertanto per la iniziativa dell’Egregio uomo Cav. Domenico Berti che allora presiedeva nei Consigli della Corona alla pubblica Istruzione, che fu concesso un sussidio di