Pagina:Continuazione delle memorie e documenti della fondazione della biblioteca circolante popolare di Prato.djvu/18

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sarà giorno memorabile per tutti quelli che hanno a cuore la nostra istituzione. Il Conte Giovanni Arrivabene, il veterano della Libertà, l’egregio pubblicista, il martire edule illustre per la indipendenza Nazionale rendeva di sua presenza più solenne quella festa. Venerando per anni e per meriti dalla sua fronte canuta traspariva quella quiete d’animo interpetre fedele della integrità della vita. Uno scoppio d’applausi echeggiò per la sala del Palazzo Franceschini, ove gli adunati si trovavano, alla presentazione che ne fece il Presidente. Gravi e solenni parole, improntate dall’amore del bene, di cui è capace un’anima generosa, furono quelle che gli proferì commendando la nobile impresa ed animando a proseguire con alacrità nel suo incremento: sublimi poi e incancellabili quelle da lui proferite nel congedarsi dagli adunati rispondendo ad un saluto che inviavano col suo mezzo alla eroica Mantova, patria dell’esule venerando, che commosso li ringraziava della festosa accoglienza e lasciava in loro un vivo desiderio di se ed una imperitura memoria di quel giorno faustissimo. — Oh possa l’esempio del Conte Arrivabene essere imitato da molti, poiché è con questi mezzi che si nobilitano e si illustrano le libere istituzioni, in quantochè mentre una visita di uomini di tal tempra serve a maggior decoro di esse è anche sprone a continuare con sforzo maggiore a migliorarne e avvantaggiarne le condizioni e così vanno a poco a poco ad acquistare quel perfezionamento, indispensabile per il loro migliore andamento e progresso.

Con questa vita la Società nostra ogni giorno s’ingigantisce e tutto giorno riceve attestati luminosi del favore che ha incontrato dovunque. E nuovo attestato di onore ne è ad essa derivato da un secondo sussidio di L. 200 dal R. Governo concesso sotto gli auspici! dell’attuale Ministro della Pubblica Istruzione,