Pagina:Continuazione delle memorie e documenti della fondazione della biblioteca circolante popolare di Prato.djvu/34

Da Wikisource.

29

Preg:mo Dott. Bruni

Firenze 15 Novembre 1866.

Ho ricevuto lo Statuto di cotesta Biblioteca Popolare di Prato, la cronaca del suo nascere e crescere, il discorso di lei sulle Biblioteche Popolari, il Catalogo dei libri e una sua Conferenza Sull'Educazione della donna. La ringrazio di cuore e sono dolente di non poterle mandare del mio e specialmente ciò che insino dal 1857 scrissi sulle Biblioteche e sulla Donna. Sarebbe ornai tempo che anco per le Biblioteche Popolari si costituisse un’Associazione-per tutta l’Italia; e nessuno meglio di Lei, dell’Avvocato Valli di Voghera e dell’Usigli di Firenze potrebbe farsene iniziatore, che primi posero in atto il bel disegno. Non ci sarebbe che adattandolo, allargarlo a tutta Italia. Se la mia voce potesse valere, gli conforterei a metter fuori uno Statuto di Associazione sottoscritto da loro tre come Promotori e così farsi cooperatori dell’educazione del Popolo, preparando la educazione che dee seguire quella delle scuole e compierla per mezzo di libri. Le scuole senza Biblioteche Popolari sieno rurali, sieno tecniche, sieno d’alto o basso insegnamento le sono cose monche e recano poco frutto. Anzi se il giovane che abbia imparato nelle scuole non continua co’ libri la sua educazione, non solo dimentica tutto, ma disimpara persino il leggere. E poiché ci sono già due potenti associazioni che pensano alle scuole, e spero in breve se ne formeranno delle altre, pensino loro signori a trovar modo di fornire di libri ogni scuola o almeno ogni comune nè tanto al fornire (che l’associazione di Voghera è già in questa via) quanto a mantenere libri e Biblioteche. Facciano, perchè c’è