Pagina:Continuazione e fine della Replica del dottor C. Cattaneo alla Risposta dell'ing Giovanni Milani.djvu/13

Da Wikisource.
358 REPLICA ALLA RISPOSTA

un progetto affatto diverso, o di adottare quello del signor Meduna, nominandolo lealmente. Ma egli, che pensieri proprj non ebbe mai, intendeva bensì di copiarlo, ma non voleva riconoscer l’autore; e nel tempo stesso pretendeva che il suo plagio rimanesse secreto. E quando vide la doppia riproduzione del Cosmorama ebbe fronte di lagnarsene presso la Sezione lombarda, come di cosa in cui ella avesse ingerenza, e come d’un torto fatto a lui. E intende così poco l’immoralità del suo procedere, che, come nulla fosse, lo espone per intero nella sua Risposta (§ 110.°)

Senonchè mentre egli meditava di sottrarre al sig. Meduna la proprietà de’ suoi pensieri, altri si accingeva a togliere con inaspettato colpo al sig. Milani l’incarico tutto del Ponte. Un veterano dell’arte, che, col publicare una voluminosa compilazione d’opere e di progetti, si era acquistato nell’ordine degli ingegneri una rinomanza europea, apparve d’improviso fra noi, deliberato d’imporsi alla Società come costruttore del gran Ponte sulla Laguna, e certo d’opprimere col peso del suo nome l’oscuro eletto delle Commissioni fondatrici. All’udire che il sig. De Wiebeking si era presentato in Milano al secretario della Direzione, dimandando una conferenza coi direttori e coll’ingegnere Milani, col proposito di farsi cedere la costruzione di quell’opera, tutti i più culti ingegneri furono solléciti a gridar d’ogni parte, che bisognava far luogo a tanta celebrità, e mettere da canto ogni altra persona. Ciò fece impressione sui direttori, ai quali tornava poi irresistibile l’idea che il corso delle azioni potesse riceverne repentino slancio. L’ingegnere Milani era nella più grande ansietà. S’egli perdeva l’incarico del Ponte, perdeva tutta l’impresa, poichè s’era già dichiarato di voler tutto o nulla. E non poteva più atterrire i direttori colla minaccia del subitaneo suo ritiro, quando all’ignoto suo nome doveva succederne un altro più accreditato e sonoro. La firma, che il suo competitore apponeva alle sue proposte e alle sue opere, doveva riescire sodisfacente agli azionisti: "le chevalier de Wiebeking, Conseiller intime de S. M. le Roi de Bavière, et ancien Directeur général des Ponts et Chaussées; membre des Académies des Sciences de Padoue, Turin, Munich, Goettingue, et correspondant de l’Institut de France, commandeur de l’ordre impérial russe de S. André en brillants, et de l’ondre prussien de l’Aigle