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Pagina:Contro Wagner, Riccardo Ricciardi, 1914.djvu/21

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lettera da torino 17

Come sopprimere il male nel mondo? come sopprimere la vecchia società? Non v’ha che un mezzo: dichiarar la guerra alle convenzioni (la tradizione, la morale). E’ quel che fa Sigfrido. E comincia presto, assai presto: la sua nascita é già una dichiarazione di guerra alla morale, — ei viene al mondo mercè l’adulterio e l’incesto... Non è la leggenda; é Wagner che ha inventato questo punto radicale: in questo egli ha corretto la leggenda... Sigfrido continua come ha cominciato: non segue che il primo impulso; demolisce ogni tradizione, ogni rispetto, ogni timore. Abbatte ciò che gli spiace. Rovescia senza rispetto tutte le vecchie divinità. Ma la sua impresa massima tende a emancipare la donna — a «liberare Brunilde». Sigfrido e Brunilde: il sacramento dell’amore libero; l’inizio dell’Età dell’oro; il crepuscolo degli dei della vecchia morale! il male abolito... Il naviglio di Wagner filò a lungo, lietamente, su questo cammino. E senza dubbio Wagner vi cercava il suo scopo più alto. — Che accadde? Una disgrazia. Il naviglio di Wagner dette in uno scoglio; e si trovò incagliato. Lo scoglio era la filosofia di Schopenhaner: Wagner era ridotto all’immobilità da una veduta opposta del mondo. Che aveva egli messo in musica? L’ottimismo. Wagner rimase confuso. Di più: un ottimismo al quale Schopenhauer aveva


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