Pagina:Contro Wagner, Riccardo Ricciardi, 1914.djvu/20

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16 il caso wagner

filosofo vi aggiunge un epilogo: La santità — forse l’ultima cosa di valor superiore che ancora sia visibile al popolo e alla donna, l’orizzonte dell’ideale per tutto ciò che è miope per natura. Ma per i filosofi qualsiasi orizzonte non è che una semplice mancanza di comprensione, una maniera di chiudere le porte sul posto ove il loro mondo appena comincia — il loro pericolo, il loro ideale, la loro aspirazione... Per parlare in modo più cortese: la filosofia non basta alle maggioranze. Hanno bisogno della Santità.

3.


Racconterò ora la storia dell’Anello. Il suo posto è qui. Anch’essa è una storia di redenzione. con la variante che, questa volta, il salvato è Wagner. A metà del suo cammino nella vita Wagner ha creduto alla Rivoluzione, come solo un francese potrebbe credervi. Ne seguiva le tracce nei caratteri runici della mitologia; credeva perseguire in Sigfrido il rivoluzionario tipico. «D’onde viene tutto il male del mondo?» s’è chiesto Wagner. «Da vecchie convenzioni» rispose egli, come tutti gli ideologi rivoluzionari. Ciò è dire: dai costumi, dalle leggi, dalle morali, dalle istituzioni, da tutto ciò che serve di base al vecchio mondo, alla vecchia società.