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138 il corano,


27.  È indulgente per quei che ritornano a lui.

28.  Rendi ai tuoi prossimi parenti1 ciò che è loro dovuto, non che al povero, ed al viaggiatore, e non essere prodigo.

29.  I prodighi sono fratelli di Satana. Satana è stato ingrato verso il suo Signore.

30.  Se ti allontani (da coloro che han bisogno senza soccorrerli) pregando il tuo Signore per ottenere dei favori che tu speri, parla loro almeno con dolcezza.

31.  Non ti legar la mano al collo, e non l’aprir neppure tutta2, per non essere biasimato, o per non divenir povero.

32.  Dio ora spande a larga mano i suoi doni a chi vuole, ed ora li misura. È istrutto del vero stato de’ suoi servi, e vede tutto.

33.  Non uccidete i vostri figli temendo la povertà; noi penseremo a nutrire, ed essi, e voi. Gli omicidi che commettete sono un peccato atroce.

34.  Evitate l’adulterio, che è una turpitudine, ed una cattiva strada.

35.  Non uccidete l’uomo poichè Dio ve l’ha proibito, meno che per una giusta causa3; per colui che venisse ucciso ingiustamente, abbiamo dato al suo popolo una facoltà4, ma che non passi i limiti5; egli è assistito6, poichè è già assistito (dalla legge).

36.  Non mettete le mani sopra i beni degli orfani, a meno che non sia con intenzione lodevole (di farli accrescere) finchè non siano arrivati all’età stabilita. Adempite i vostr’impegni, poichè vi se ne chiederà conto.

37.  Quando misurate, riempite la misura. Pesate con una bilancia giusta. Ciò val meglio, ed è più conveniente.

38.  Non seguire ciò che tu non conosci7. Ti si domanderà conto dell’udito, della vista, e del cuore. Si chiederà conto di tutto.

39.  Non camminare con orgoglio sulla terra; tu non potresti nè dividerla in due, nè eguagliare l’altezza delle montagne.

40.  Tutto ciò è cattivo, ed abbominevole dinanzi a Dio.

41.  Ecco ciò che Dio t’ha rivelato della saviezza. Non collocare altri Dii a fianco di Dio, poichè saresti precipitato all’inferno e coperto di biasimo, e d’avvilimento.

42.  Dio vi ha egli scelti per suoi figli, e gli angeli sono forse le sue figlie? Proferireste una parola atroce.

43.  Abbiamo sparsi in questo Corano (degl’insegnamenti) affinchè gli uomini vi riflettano; ma non serve che ad allontanarvi maggiormente.

  1. La parola del testo veli s’applica anche all’erede, al protettore, al cliente, all’amico, ed all’alleato.
  2. Cioè: non sii nè avaro, nè prodigo.
  3. Non si deve uccidere un uomo che per omicidio, apostasia, ed adulterio. Quest’ultimo è controverso.
  4. S’intende il dritto di esigere dall’omicida una soddisfazione per prezzo del sangue.
  5. I limiti possono significare che uccidendo l’omicida si astenga da crudeltà sulla sua persona, o che si contenti di uccidere l’omicida senza vendicarsi sulla famiglia
  6. La parola assistito può riferirsi all’omicida che sarebbe vendicato egualmente se si oltrepassassero i limiti, o all’uomo ucciso che questo precetto sembra voler proteggere. La parola del testo mansur vuol dire assistito, e anche vittorioso, vincitore, cioè assistito da Dio. Il senso più naturale del cap. 35 pare che il parente della vittima non passi il limite della giustizia sull’omicida, mentre costui sarebbe egualmente assistito, soccorso, e vendicato, se s’oltrepassassero».
  7. Si spiega così questo passo: Non correre dietro a cose vane, e che non ti serviranno a nulla; oppure: Non accusare veruno di alcun delitto se non ne hai certezza.