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144 il corano,


Dio dirige è ben diretto; ma quegli che Dio smarrisce, non potrà trovare ně protettore, nè guida.

17.  Avresti creduto che vegliavano, eppure dormivano; li scuotevamo rivolgendoli ora a dritta, ed ora a sinistra; ed il loro cane era addormentato, colle zampe distese allo ingresso della caverna. Se, arrivando all’improvviso, tu gli avessi veduti in tale stato, saresti tornato indietro fuggendo, intirizzito dallo spavento.

18.  Quindi noi li svegliammo, acciò s’interrogassero a vicenda. Uno di loro domandò: Quanto tempo siete rimasti qui? Un giorno, rispose l’altro, o una sola parte del giorno. Dio sa meglio di tutti, soggiunsero gli altri, il tempo che avete passato qui1. Mandate qualcuno di voi in città con questo danaro; cerchi i migliori cibi, e ve ne rechi per vostro nutrimento, ma che si conduca con civiltà, e non discuopra a veruno il vostro ritiro;

19.  Poichè se gli abitanti lo conoscessero, vi lapiderebbero, ovvero vi costringerebbero ad abbracciare la loro fede. Allora sparirebbe ogni felicità per voi.

20.  Si fece conoscere ai loro concittadini quest’avventura, affinchè apprendessero che le promesse di Dio sono veraci, e che non v’è alcun dubbio sulla venuta dell’ora. Essi si disputavano su queste promesse. Fabbrichiamo un’edifizio sopra (la caverna). Dio conosce meglio di chicchessia la verità sul conto loro. Quei, il cui parere prevalse, dissero: V’inalzeremo una cappella.

21.  Si disputerà sul loro numero. Chi dirà: Eran tre, ed il cane era il quarto. Chi dirà: Erano cinque, ed il cane il sesto. S’indagherà il mistero. Chi dirà: Erano sette, ed il cane l’ottavo. Di’: Dio sa meglio di tutti quanti erano. Vi son ben pochi che lo sanno.

22.  Perciò non disputar punto su ciò, se non è per far mostra, e non domandare su ciò, il parere (di alcun cristiano).

23.  Non dirò mai: Farò tal cosa domani, senza aggiungervi, se Dio vuole. Rammentati di Dio, se mai lo dimentichi, e di’: Forse Dio mi dirigerà alla vera conoscenza di questa avventura2.

24.  Questi giovani restarono nella caverna trecent’anni, e più nove.

25.  Di’: Dio sa meglio di chiunque quanto tempo vi stettero; i segreti dei cieli e terra gli appartengono: Quanto vede bene! quanto sente bene! Gli uomini non hanno altro protettore; Dio non associa alcuno ne’ suoi decreti.

26.  Rivela ciò che ti è stato rivelato del Libro di Dio; non v’è alcuno capace di cambiare le sue parole; fuori che in lui tu non troverai refugio.

27.  Mostrati paziente con quei ch’invocano il Signore mattina, e sera, e desiderano i suoi sguardi. Non distorre gli occhi da essi per ricercare il brio di questo mondo, e non obbedire a colui che abbiamo reso disamorato di noi, che segue le sue inclinazioni, e le di cui azioni non sono che un eccesso.

28.  Di’: La verità viene da Dio; chi vuol credere, creda, e chi vuol essere infedele, lo sia. Noi abbiamo preparato per gl’empi il fuoco che li circonderà da tutte le parti. Quando imploreranno soccorso, loro si darà acqua bol-

  1. Ogni qualvolta nel Corano una persona fa una domanda ai suoi compagni, invece d’impiegare il pronome noi parla alla seconda persona del plurale, ancorchè faccia parte dei compagni. Così, per conservare questa particolarità del testo arabo, abbiamo tradotto: Quanto tempo siete rimasti qui? invece di, siamo rimasti qui?
  2. Maometto, interrogato dagli ebrei sui Sette Dormienti, promise di risponder loro il giorno seguente, dimenticando d’aggiungere: Se piace a Dio. In gastigo di quest’oblio, la rivelazione si fece attendere alcuni giorni.