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150 il corano.


13.  o Jahiu! prendi questo libro con risoluzione ferma. Noi abbiamo dato n Jahia la saviezza fin da fanciullo,

14.  E la tenerezza, ed il candore. Egli era pio, e buono verso i suoi parenti Non era nè violento, nè ribelle.

15.  La pace sia su lui dal giorno in cui nacque al giorno in cui morrà ed al giorno in cui risusciterà!

16.  Parla nel Corano di Maria, come essa si ritirò dalla sua famiglia, ed andò dalla parte dell’oriente ( del tempio ).

17.  Si cuoprl con un velo che la nascose ai loro sguardi. Mandammo ad essa il nostro spinto. Egli prese dinanzi a lei la forma d’un uomo di aspetto perfetto.

18.  Essa gli disse: Cerco presso il Misericordioso un rifugio contro di te. Se tu lo temi....1

10.  Ei rispose: Io sono l’inviato del tuo Signore per darti un figlio santo.

20.  Come, soggiunse ella, potrò io avere un figlio? Verun uomo si è avvicinato a me, ed io non sono una dissoluta.

21.  Egli replicò: Così sarà; il tuo Signore ha detto: Ciò è facile per me. Sarà un nostro segno per gli uomini, e la prova della nostra misericordia, Il decreto è pronunziato.

22.  Divenne incinta del fanciullo, e si ritirò in un luogo lontano.

23.  I dolori del parto la colsero presso un albero di palme. Volesse Dio, gridò, che fossi morta prima che fossi dimenticata con un eterno oblio.

24.  Qualcuno le gridò per disotto2: non t’affliggere. Il tuo Signore ha fatto scorrere un ruscello ai tuoi piedi.

25.  Scuoti il tronco dell’albero, e datteri maturi cadranno innanzi a te.

26.  Mangia, e bevi, e rinfresca il tuo occhio3. Se vedi alcuno,

27.  Digli: Ho fatto voto di un digiuno al Misericordioso; oggi non pallerò ad alcun uomo.

28.  Essa andò presso la sua famiglia portando il fanciullo fra le sue braccia. Le fu detto: O Maria! tu bai fatto una cosa straordinaria.

20.  O sorella d’Aronne! tuo padre non era un uomo disprezzabile, nè tua madre una donna dissoluta.

30.  Maria lor fece segno d’interrogare il fanciullo: Come, dissero, parleremo ad un fanciullo che giace in culla?

31. — Io sono il servo di Dio; egli m’ha dato il Libro, e mi ha fatto profeta.

32.  Ha voluto che io sia benedetto ovunque mi troverò; mi ha raccomandato di fare la preghiera, e l’elemosina finchè vivrò;

33.  D’essere pio verso mia madre. Egli non permetterà ch’io sia ribelle, ed abbietto.

34.  La pace sarà su me il giorno in cui nacqui, il giorno in cui morrò, ed il giorno in cui sarò risorto4.

  1. Bisogna supplire colle parole: Tu non li avvicinerai a me. L’angelo Gabriele, che, secondo i maomettani, è lo Spirito Santo, s’avvicinò a Maria e soffiò sul suo seno. Il soffio divino discese, e generò Gesù.
  2. O il fanciullo che, appena nato, si mise a parlare, o l’Angelo Gabriele.
  3. Questa espressione araba di rinfrescarsi l’occhio, equivale a consolarsi. Da essa ne viene che gli orientali, i quali considerano la posterità, in specie masculina, come il più gran beneficio del cielo, chiamano i loro fanciulli Korret’ol’ain, freschezza degli occhi.
  4. Si è veduto più sopra ( cap. 5°) che Maometto non ammetteva la Passione di Gesù Cristo. Il versetto 34 ha per scopo di far riguardare Gesù come semplice mortale e profeta, la cui vita è a disposizione di Dio, che farà morire tutti gli esseri per farli risuscitare dipoi. Così, secondo Maometto, Gesù Cristo, che è stato trasportato in cielo, deve realmente morire prima del giorno del giudizio universale.