Vai al contenuto

Pagina:Corano.djvu/189

Da Wikisource.
176 il corano,


29.  Non sarà male s’entrerete in una casa che non è abitata; voi potete trattenervici liberamente. Dio conosce ciò che producete palesemente, e ciò che tenete celato.

30.  Comanda ai credenti di abbassare i loro sguardi, e d’esser casti. Saranno più puri. Dio sa tutto ciò che fanno.

31.  Comanda alle donne che credono, d’abbassare gli occhi, e d’esser caste, di non lasciar vedere de’ loro ornamenti, che ciò che è all’esteriore1, di cuoprire il lor petto con un velo, di non far vedere i loro ornamenti ch’ai loro mariti, od ai lor padri, o ai padri de’ lor mariti, ai loro figli od ai figli de’ lor mariti, ai lor fratelli od a’ figli de’ loro fratelli, ai figli delle lor sorelle od alle mogli di questi, od ai loro schiavi, od a’ domestici maschi che non han bisogno di donne, od ai fanciulli che non distinguono ancora le parti del sesso femminino. Che le donne non muovano i piedi in guisa da far vedere i loro ornamenti nascosi. Volgete il vostro cuore a Dio, affinchè siate felici.

32.  Ammogliate quei che non sono ammogliati; i vostri servi probi colle vostre serve; se saranno poveri, Dio li farà divenire ricchi; poichè è immenso, e sa tutto.

33.  Quei che non possono trovare un partito (a cagione della loro povertà) vivano nella continenza finchè Dio li abbia arricchiti col suo favore. Se qualcuno de’ vostri schiavi vi domanda la sua libertà in iscritto, dategliela se lo credete di meritarla. Dategli alcuna parte di que’ beni che Dio v’ha accordati. Non obbligate le vostre serve a prostituirsi per guadagnarvi i beni passeggieri di questo mondo, se desiderano conservare la loro pudicizia2. Se vi fossero costrette da qualcuno, Dio le perdonerebbe a cagione di esservi state costrette. Egli è indulgente, e compatisce.

34.  Noi abbiamo rivelato de’ versetti che vi spiegano tutto chiaramente con esempi tratti da quei ch’hanno esistito prima di voi, e che sono un avvertimento per chi teme Dio.

35.  Dio è la luce de’ cieli e della terra. Questa luce rassomiglia ad una face, face situata in un cristallo, cristallo simile ad una stella splendente; questa face si accende coll’olio dell’albero benedetto, di quell’albero d’oliva che non è nè dell’Oriente nè dell’Occidente, ed il cui olio splende anche senza ch’il fuoco lo tocchi. È luce sopra luce. Dio conduce chi vuole verso la sua luce, e propone agli uomini delle parabole; poichè conosce tutto.

36.  Nelle case che Dio ha permesso d’erigere acciò il suo nome vi sia ripetuto ogni giorno, mattina e sera,

37.  Celebrano le sue lodi uomini che il commercio e gli affari non distraggono dal ricordarsi di Dio, dalla stretta osservanza della preghiera, e dell’elemosina. Essi temono il giorno in cui i cuori e gli occhi degli uomini saranno in confusione;

38.  (Giorno che Dio ha stabilito) per ricompensare tutti gli uomini secondo le loro opere, e per colmarli de’ suoi favori. Dio dà l’alimento a chi vuole, e senza tenerne conto.

39.  Per gl’increduli, le lore opere saranno come quel riflesso del deserto, che l’uomo assetato prende per acqua finchè v’accorre, e non trova nulla. Ma troverà dinanzi a lui Dio che salderà il suo conto. Dio è esatto ne’ suoi conti.

40.  Le loro opere rassomigliano ancora alle tenebre sopra un mare profondo in tempesta; altre onde s’inalzano, e poi una nube e poi tenebre sopra tene-

  1. Come gli anelli, e non gli ornamenti che portano alle gambe.
  2. Questo passo è diretto contro un tal Abdallah Ebn Obbah che aveva sei concubine schiave; egli le costringeva a prostituirsi, ed a recargli il denaro che guadagnerebbero con tale vergognoso commercio.