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capitolo ii. 13


134. Direte voi che Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe, e le dodici tribù, erano ebrei, o cristiani? Di’ loro: Chi è mai più sapiente, Dio, o voi? E chi è più colpevole di colui che nasconde la prova di cui Dio l’ha fatto denositario? Ma Dio sta ben attento a ciò che voi fate.

135. Queste generazioni sono disparse, ed hanno portato via il prezzo dello loro opere, come voi porterete via quello delle vostre. Non vi si chiederà conto di ciò che hanno fatto.

136. Gli uomini insensati domanderanno: Che cosa è che li ha distolti dalla loro Kebla1, da quella che prima avevano adottata? Rispondi loro: L’oriente e l’occidente appartengono al Signore; egli conduce chi vuole nella strada retta.

137. Così abbiamo fatto di voi, o Arabi, una nazione intermedia, affinchè siati testimonj, voi a tutti gli uomini, e l’apostolo a voi.

138. Noi non abbiamo stabilito la prima Kebla che per distinguere quello di voi che avrà seguito il profeta da quello che se ne diparte2. Questo cambiamento v’incomoda, ma non è così per coloro che son diretti da Dio. Egli non soffrirà che la vostra fede sia senza frutto3 poichè è pieno di bontà e di misericordia per gli uomini.

139. Noi ti avevamo veduto rivolgere il viso da tutte le parti del cielo; vogliamo che tu da ora in poi lo rivolga verso una regione della quale ti compiacerai. Rivolgiti dunque verso l’oratorio sacro4. In qualunque luogo siate, volgetevi verso quella parte. Coloro che hanno ricevutole Scritture sanno che la verità viene dal Signore, e Dio sta attento alle loro azioni.

140. Seppure tu facessi, in presenza di quelli che hanno ricevuto le Scritture, ogni sorta di miracoli, essi non adotteranno la tua Kebla (direzione nella preghiera). Tu non adotterai neppure la loro. Fra loro stessi gli uni non seguono la Kebla degli altri. Se tu, dopo la scienza che hai ricevuta, seguivi i loro desideri, tu saresti nel numero degli empj.

141. Quelli che hanno avuto le Scritture, conoscono l’apostolo come i loro proprj figli5; ma la maggior parto nasconde la verità che conosce.

142. La verità viene dal tuo Signore. Non sii dunque di coloro che dubitano.

143. Ogni popolo ha una regione di cielo verso la quale si rivolge pregando. Voi vi studiate di praticare le buone opere dovunque vi troviate. Dio vi riunirà tutti un giorno, poichè è onnipossente.

144. Da qualunque luogo tu sorta rivolgiti versò l’oratorio sacro. Egli è un precetto vero, emanato dal tuo Signore, e Dio vede le vostre azioni.

145. Da qualunque luogo tu sorta rivolgiti verso l’oratorio sacro. In qualunque luogo siate, rivolgetevi da quella parte, acciocchè gli uomini non abbiano alcun pretesto di disputa contro di voi. In quanto agli empj non li temete, ma temetemi, affinchè io vi colmi di benefizj, e voi siate nella via retta.

146. Perciò vi abbiamo mandato un apostolo preso fra voi, che vi leggerà

  1. Kebla è il punto verso il quale si rivolgono per fare la preghiera.
  2. Vuol dire che torna indietro.
  3. Cioè, quelli che prima dello stabilimento definitivo della kebla della Mecca, si volgevano per pregare dalla parte di Gerusalemme, non saranno perciò privati della loro ricompensa nel cielo.
  4. È la traduzione letterale di mesdjid-el-haram, che è il tempio della Kaaba alla Mecca.
  5. Cioè, che in fondo sono convinti della sua missione, e della verità della medesima.