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capitolo ii. 17


stabiliti per l’utilità degli uomini, e per stabilire l’epoca del pellegrinaggio della Mecca. La pietà non consiste în rientrare nelle vostre case per una porta segreta1, consiste bensi nel timor di Dio. Entrate dunque in casa per le porte d’ingresso, e temete Dio. Sarete felici.

186. Combattete nella via di Dio2 contro coloro che vi faranno la guerra, ma non commettete ingiustizia nell’attaccarli per primi, poichè Dio non ama gl’ingiusti.

187. Uccideteli ovunque li troverete, e cacciateli da dove vi avranno cacciato. La tentazione all’idolatria è peggiore della strage in guerra. Non dovete combattere vicino all’oratorio sacro a meno che essi non vi attacchino, e se lo fanno, uccideteli. Questa è la ricompensa degl’infedeli. .

188. Se mettono un termine a ciò che fanno, certamente Dio è indulgente e misericordioso.

189. Combatteteli fino a che non abbiate a temere la tentazione, e che non vi sia altro culto che quello del Dio unico. Se poi mettono un termine alle loro azioni, cessino le ostilità, meno che contro í malvagi.

190. Il mese sacro per il mese sacro, ed i luoghi sacri sotto la protezione delle rappresaglie3. Chiunque agirà con violenza contro di voi, agirete nello stesso modo contro di lui. Temete il Signore, e sappiate che egli e con chi lo teme.

191. Impiegate le vostre sostanze per la causa di Dio, e non vi precipitate nell’abisso colle vostre proprie mani. Fate il bene, imperciocchè Dio ama chi fa del bene.

192. Fate il pellegrinaggio della Mecca; e la visita del tempio in onore di Dio4; se ne siete impediti, per essere serrati dai nemici, mandate qualche offerta. Non vi radete la testá finchè l’offerta non sia giunta al luogo del sacrifizio, Chi fosse malato, o che per qualche indisposizione fosse obbligato a radersi sarà tenuto di compensare col digiuno, coll’elemosina, o con qualche offerta. Quando non vi è nulla a temere per parte dei nemici, colui che si contenta di fare la visita al tempio, e rimette il pellegrinaggio ad un’altra epoca, farà un offerta; se non ne hai mezzi, tre giorni di digiuno ne saranno un’espiazione durante lo stesso tempo del pellegrinaggio, e sette dopo il ritorno; in tutto dieci giorni. Simile espíazione è imposta a colui la di cui famiglia non si troverà presente alla Mecca. Pregate Dio, e sappiate che è terribile ne’ suoi gastighi.

193. Il pellegrinaggio si farà nei mesi che conoscete5. Chi l’intraprenderà dovrà astenersi dalle donne, dalle trasgressioni dei precetti, e dalle risse. Il bene che farete sarà conosciuto da Dio. Prendete le provvisioni per il viaggio. La miglior provvisione nonostante è la pietà. Temetemi dunque, o uomini assennati!

194. Non è delitto il domandare a Dio l’aumento delle vostre sostanze facendo il commercio durante il pellegrinaggio. Quando tornerete dal monte

  1. Quando gli arabi ritornavano dal pellegrinaggio della Mecca, si credevano santificati, e riguardando per profana la porta per la quale entravano abitualmente in casa, ne facevano aprire una dalla parte di dietro. Maometto condanna quest’uso.
  2. Vuol dire: Fate la guerra santa, combattete per la causa di Dio.
  3. Cioè se siete attaccati in uno dei mesi sacri, o in luoghi sacri, è permesso di far rappresaglie negli stessi mesi, e negli stessi luoghi.
  4. Il pellegrinaggio, el hadjdj, dura tre mesi, e per farlo si deve avere il mantello da pellegrino, astenersi dalla caccia, dalle donne, e non radersi la testa.
  5. Sono i mesi di Chevval, Dou-kadeh e Doulhidjdjeh.