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16 il corano.


175. Nella legge del taglione sta la vostra vita1, o uomini dotati d’intelligenza! Forse finirete per temere Dio.

170. Vi si ordina che quando alcuno di voi si trova vicino a morto, deve lasciare per testamento i suoi beni al padre, ed alla madre, ed ai prossimi parenti, in un modo generoso. È un dovere per coloro che temono Dio.

177. Colui che, dopo avere intese le disposizioni del testatore al momento della sua morte, le avrà sfigurate, commette un delitto2. Dio vede, e sente tutto.

178. Colui che, temendo un errore, od una ingiustizia da parte del testatore regolerà con giustizia i dritti degli eredi, non è colpevole. Dio è indulgente e misericordioso.

179. O credenti! vi è prescritto il digiuno, come è stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto. Temete il Signore.

180. Il digiuno durerà un numero di giorni determinato. Ma colui che è malato o in viaggio (e che non avrà potuto osservare il digiuno nel tempo prescritto ) digiunerà in seguito altrettanti giorni. Quelli che, potendo sopportare il digiuno, lo romperanno, daranno per espiazione il nutrimento di un povero. Chiunque fa volontariamente un’opera di devozione ne avrà un compenso. Prima di tutto osservate il digiuno, se conoscete la legge.

181. La luna del Ramadan in cui il Corano è sceso dall’alto per servire di direzione agli uomini, per darne loro una spiegazione chiara, e di distinzione (fra il bene ed il male) è il tempo destinato all’astinenza. Chiunque vedrà questa luna si disporrà subito a digiunare. Chi sarà malato, o in viaggio, digiunerà in seguito un numero di giorni eguale. Dio vuol darvi comodo, non vuole le cose difficili. Vuol solamente che compiate il numero voluto, e che lo glorifichiate perchè vi dirige nella strada retta; vuol che siate riconoscenti.

182. Quando i miei servitori ti parleranno di me, io sarò vicino a loro. esaudirò la preghiera di chi mi supplica; ma mi ascoltino, credano in me, acciò camminino rettamente.

183. Vi è permesso di avvicinare le vostre mogli nella notte del digiuno. Esse sono il vostro vestimento, e voi siete il loro3. Dio sapeva che avevate trasgredito su ciò. È ritornato a voi, e vi ha perdonato. Siate colle vostre mogli nel desiderio di raccogliere i frutti che vi sono riservati. Vi è permesso di mangiare e di bere fino al momento nel quale potrete distinguere un filo bianco da un filo nero. Da questo momento osserverete strettamente il digiuno fino alla notte. Durante questo tempo non abbiate alcun commercio colle vostre mogli, passatelo piuttosto in atti di devozione nello moschee. Questi sono i limiti di Dio4. Non ve ne avvicinate per timore di oltrepassarli. Così Dio sviluppa i suoi segni5 agli uomini, affinchè lo temano.

184. Non dissipate le vostre ricchezze in spese inutili fra voi; non le portate neppure ai giudici nello scopo di consumare ingiustamente le sostanze altrui. Voi lo sapete.

185. T’interrogheranno sulle nuove lune. Dirai loro: Sono questi i tempi

  1. Il timore della legge del taglione tiene in freno gli uomini, e gli allontana dall’omicidio.
  2. Il testo dice: Il delitto ricade su coloro che le disfigurano, cioè che non si potrebbero rimproverare al testatore le disposizioni ingiuste, ma bensì a colui che le ha alterate nel deporle.
  3. Cioè, uomini e donne, vi rendete un servizio reciproco.
  4. Barriere che Dio ha messe sulla legge. La parola hodoud (limiti) vuol dire prescrizione di legge.
  5. O versetti del Corano.