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Pagina:Corano.djvu/63

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50 il corano


149. Quei che non credono a Dio, ed a’ suoi apostoli; quei che vogliono separare Dio dagli apostoli, e dicono: Crediamo agli uni, ma non crediamo agli altri1;

150. Essi sono veramente infedeli. Noi abbiamo preparato per gl’infedeli un supplizio ignominioso.

151. Quei che credono a Dio, ed agli apostoli, e non fanno alcuna distinzione fra questi, otterranno la ricompensa. Dio è indulgente, e misericordioso.

152. Gli uomini delle Scritture ti domanderanno di far loro discendere un libro dal cielo. Essi avevano domandato a Mosè qualche cosa di più, e gli dissero: Facci vedere Dio manifestamente; ma una tempesta terribile precipitò su di essi in gastigo della loro malvagità. Poi adorarono il vitello, malgrado che fossero già discesi dei segni evidenti. Ma noi li perdonammo, e diemmo a Mosè delle prove evidenti.

153. Noi inalzammo sopra i loro capi il monte Sinaï, per pegno della nostra alleanza, e dicemmo loro: Entrate nella porta della città prostrandovi; non trasgredite il sabato. Abbiamo conchiuso con loro un patto solenne.

154. Ma essi hanno violato il patto, hanno negato i segni di Dio, hanno ucciso ingiustamente i profeti, ed hanno detto: I nostri cuori non sono circoncisi. Sì, Dio ha messo un suggello su i loro cuori. Sono infedeli, e non ve n’è che un piccolo numero che credono.

155. Essi non hanno creduto a Gesù, ed hanno inventata una menzogna atroce contro Maria.

156. Dicono: Noi abbiamo messo a morte il Messia, Gesù figlio di Maria, l’apostolo di Dio. No, essi non l’hanno ucciso, non l’hanno crocifisso, un uomo che lo rassomigliava fu messo al suo posto, e coloro che disputavano su ciò, sono rimasti essi stessi nel dubbio. Non lo sapevano di certa scienza, non lo sapevano che per opinione. Essi non l’hanno ucciso realmente. Dio l’ha tirato a se, e Dio è potente, e savio.

157. Non vi sarà solo un uomo fra quei che han fede nelle Scritture che non creda in lui prima della sua morte2. Il giorno della resurrezione egli deporrà contro loro.

158. Per mercede della loro malvagità, e perchè distraggono gli altri dal sentiere di Dio, noi abbiamo loro interdetto degli alimenti deliziosi che innanzi eran loro permessi.

159. Perchè fanno l’usura che era loro stata proibita, perchè divorano il bene degli altri in futilità, abbiamo preparato agl’infedeli un gastigo doloroso.

160. Ma gli uomini di scienza solida3, ed i credenti che credono a ciò che è stato rivelato a te, e prima di te, quei che adempiono l’osservanza della preghiera, che fanno l’elemosina, e che credono a Dio, ed al giorno ultimo, avranno tutti una ricompensa grande.

161. Ti abbiamo data la rivelazione, come l’avevamo data a Noè, ed ai profeti che hanno vissuto dopo di lui. L’abbiamo data ad Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe, alle dodici tribù, a Gesù, Giobbe, Gionata, Aronne, Salomone, e diemmo i salmi a Davidde.

  1. S’intende, cercano a prendere un mezzo termine.
  2. Vi è nel testo qualche oscurità per l’impiego del pronome relativo prima della sua morte. Alcuni credono che Maometto ha voluto dire che ogni cristiano, o ebreo, interrogato dall’angelo, quando starà in agonia, confesserà che crede a Gesù. Altri credono che il pronome si riferisca a Gesù che deve ancora ritornare sulla terra per uccidere l’Anticristo, e poi morire. Allora l’universo crederà in lui.
  3. Allude ad alcuni dotti ebrei, amici di Maometto, sebbene non avessero ancora abbracciata la nuova religione.