Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/117

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severità e debolezza 103


Con Gustavo era ancora più severo: lo lasciava senza frutta e senza pranzo per mancanze da nulla; la sera voleva esaminare i suoi quaderni e se vi trovava qualche sgorbio, qualche macchia d’inchiostro, lo faceva stare alzato finchè quelle pagine fossero ricopiate per bene. Insomma se passava un giorno senza che l’uno o l’altro de’ fanciulli fossero castigati, era proprio un miracolo.

Intanto i due fanciulli crescevano, e dotati d’una natura vigorosa il loro fisico si ringagliardiva sempre più con quell’educazione severa; in quanto al morale, erano molto diversi l’uno dall’altro.

Camilla cresceva l’identico ritratto del padre, non scusava nessun fallo, non compativa nessun errore, era dura con sè stessa e cogli altri, e prometteva di usare coi proprii figliuoli la stessa severità colla quale era stata educata.

Gustavo invece, di sentire più delicato della sorella quantunque appartenesse al sesso forte, era sempre sensibile ai rim-