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104 severità e debolezza


brotti del padre e cercava d’evitarli usando l’astuzia.

Per esempio aveva l’avvertenza di tener un libro aperto davanti a sè, quando si trastullava con qualche giochetto, che era pronto a nascondere se per caso capitava il babbo all’improvviso, e fingere d’essere assorto nella lettura.

Quando il padre gli chiedeva come avesse impiegato le sue ore, inventava una quantità di bugie, diceva che aveva avuto da studiare cose difficili, oppure che aveva dovuto rimanere alla scuola mentre invece era stato a zonzo con qualche amico.

Il colonnello, di natura franca e aperta, non poteva sospettare nel figliuolo tanta finzione e gli credeva facilmente.

Gustavo però in fondo non era cattivo, adorava la sua mamma e avrebbe fatto per lei qualunque sacrificio, ma diceva che il babbo era troppo severo e che qualche volta meritava d’essere ingannato. Infine pensava: le mie bugie non fanno male a nessuno, mi evitano soltanto dei dispiaceri, ecco tutto.