Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/153

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i balli 139


monto, manda una luce tranquilla, vorrei vedere i giovinetti intrecciar danze al suono di qualche strumento e accompagnati dall’armonia di tutta la natura. Così, nel mentre si muovono e si divertono allegramente, potrebbero respirare a pieni polmoni l’aria ossigenata dei campi; invece di una stagione ne avrebbero tre a loro disposizione; invece di anguste sale, i campi aperti; e finalmente invece dell’aria viziata dall’acido carbonico, dal respiro di molte persone e di molte fiaccole, l’aria purissima della campagna. Ecco cosa vorrei per i nostri figliuoli. I nostri vecchi facevano i loro balli all’aria aperta e avevano più ragione di noi; i contadini li fanno ancora, o sono più sani e più robusti. Perchè non si potrebbe introdurre ancora questa moda tanto salutare? Il nostro dolce clima ci permetterebbe di farlo meglio che negli altri paesi; ma è certo che se l’iniziativa non ci viene dal di fuori, non ci si pensa nemmeno. Noi siamo fatti così: senza alcuna iniziativa e alieni dai cambiamenti, tro-