Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/237

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l'ultimo capitolo 223


Credevo di aver fatto troppo a fidanza col coraggio di Dora, ma fortunatamente non m’ingannai. Quando venne la sera a vedermi era raggiante di contentezza. Finalmente comprendeva suo marito, aveva rimorso d’aver dubitato di lui, d’averlo creduto cattivo, mentre invece non era stato che ingannato da quelli che gli avevano amministrata la sua sostanza, e per il momento si trovava in cattive acque, ma coll’ordine e l’economia sperava di porvi riparo e in poco tempo. Ora anche lei avrebbe cooperato con tutte le sue forze per vivere parcamente, anzi avea offerto al marito le cinque mila lire ricavate dalla vendita della famosa collana di perle e colle quali volea comperarsi degli abbigliamenti. Poi facea dei progetti di andar a vivere in campagna per qualche tempo, di diminuire il numero delle persone di servizio; in somma si mostrava una donna veramente di senno.

E suo marito le avea detto ch’era un angelo e che non avrebbe mai creduto che in una personcina tanto snella e delicata