Pagina:Cordelia - Le Donne Che Lavorano.djvu/173

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la musica e il teatro 165


to ai sacrifizi cruenti, salì per le eccelse volte delle chiese e dei conventi su in alto col fumo degl’incensi; ed ora sulla scena; dei nostri teatri, soggioga col suo fascino, una folla plaudente e può dare uno dei maggiori godimenti che si possano desiderare su questa terra.

Se si narra d’Orfeo che riuscì a domare colla musica le fiere, e di David che potè calmare le ire del forsennato Saulle, bisogna dire che la musica abbia una potenza sovrumana.

Quando poi uomini di genio costrinsero, i suoni a seguire certe leggi e vi aggiunsero le armonie sgorganti dalle loro anime come limpide acque dalle fonti perenni, la musica si trasformò in arte sublime c quasi divina.

È strano che la donha la quale interpreta con tanta arte la musica altrui, che ha nella gola gorgheggi da usignuolo e sa trarre, colle mani esperte, concenti melodiosi dagli