Pagina:Corradini - Sopra le vie del nuovo impero, 1912.djvu/243

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ed i valori morali 221

io che n’ho portato uno, altri ne porterei per provare lo sviluppo che a detta condizione dà la pace.

Piuttosto, lettori miei, un’altra è la verità terribile, anzi orribile. E una verità che tutti voi conosceste, e non ve ne accorgeste. Una verità che aveste dinanzi agli occhi, continuamente, da per tutto, e non la vedeste. Una verità che respiraste con l’aria, che diventò sangue del vostro sangue, carne della vostra carne, e non la sentiste più. E questa orribile verità è che tutti voi celebraste, che tutti noi in realtà celebrammo ciò che in apparenza ci scandalizzava: celebrammo il modo d’agire di quella masnadetta di Tripoli che s’impinguò sulla guerra, e che io portai per esempio. In altre parole, lettori miei, il parassitismo, sotto specie di commercialismo, era diventato il solo ideale della nostra società civile.

Intendiamoci subito: siccome non amo dire sciocchezze, così non condanno il commercio, e ripeto anzi quello che tutti affermano, che, cioè, non è possibile concepire una civiltà che non sia commerciale, non è possibile concepire una civiltà che non sia industriale, Tanto varrebbe quanto invidiare il benessere al focolare domestico. E noi vogliamo il benessere per gli individui, per le classi, per la città, per la nazione. Vo-