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16 il dramma dei tre popoli

loro impero affricano gli effetti tragici del loro diminuire di popolazione in Europa: avrebbero voluto francesizzare l’Affrica, ma non avevano gente per lavorarla e popolarla. Venivano allora gli italiani, specie dalla prossima esuberante Sicilia, e la lavoravano e popolavano; ma tentando i francesi di assimilarseli, quelli non ne volevano sapere. Perciò in Tunisia il capitale, francese, e il lavoro, italiano, restavano separati e piuttosto ostili l’uno all’altro; o più esattamente, ostile il primo al secondo. Mi saltò agli occhi, durante quel mio primo viaggio, una specie di rassomiglianza tra francesi e italiani in Tunisia e borghesi e proletarii nel resto del mondo: con la differenza che nel resto del mondo erano i proletarii a muover guerra ai borghesi, mentre in Tunisia erano piuttosto i francesi borghesi che avrebbero voluto muover guerra agli italiani proletarii. In realtà i franco-tunisini cercavano di combattere i nostri emigranti economicamente e nella cultura, nella lingua, nelle scuole.

Tornando a Tunisi l’anno scorso, mi apparve il primo profilarsi, tra le due precedenti, della terza dramatis persona: l’arabo, l’indigeno fra i due venuti di fuori, il dominante e l’emigrante. E infatti l’anno scorso s’era qui iniziata quella che i francesi chiamano politica d’associazione. Politica di