Pagina:Corradini - Sopra le vie del nuovo impero, 1912.djvu/52

Da Wikisource.
30 la lotta di classe araba

ghesi che detengono, come sempre dicono loro, il lavoro che è pure una forma di proprietà ed è la fonte della proprietà e della ricchezza. Sbarcando su queste coste d’Affrica l’emigrante italiano portò via il lavoro all’indigeno e ridusse la sua possibilità di vivere a zero. Ora l’indigeno proletario si sollevò contro l’emigrante borghese e per la prima volta domanda la sua porzione di possibilità di vivere, la sua porzione di lavoro. Viceversa, sull’uno e sull’altro, sul proletario indigeno e sull’emigrante borghese, sta il vero e proprio borghese, il dominatore francese che qui portò capitale, armi, amministrazione, leggi.

Il boicottaggio dei tranvai è perfettamente disciplinato, nè un arabo, come dissi nella lettera precedente, lo viola. Ci deve essere dunque un disciplinatore, ci deve essere chi conduce gli arabi, come si conduce un esercito. E costoro sono senz’alcun dubbio i Giovani Tunisini, per quanto essi forse non sian disposti a confessarlo. Ma sta il fatto che nel boicottaggio dei tranvai, come gli arabi fecero la loro prima prova di lotta di classe contro gli italiani, così i loro primi risvegliatori, i loro primi connazionali «evoluti», i Giovani Tunisini, dettero il loro primo saggio di forza e di sapienza ordinatrici. Essi al sollevamento fanatico degli