Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume II (1857).djvu/134

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114 libro terzo

istanza, da lui esercitata con soddisfazione di tutta la colonia: l’elevazione alla dignità di gran-giudice o alcade, era ad un tempo una ricompensa ed un incoraggiamento a ben fare. L’ambizione allignò in cuore a Roldano, lo rendette ingrato e traditore; ma la sua capacità, la sua specialità rimangono incontrastabili; ne si potrebbe con equità rendere Colombo mallevadore dell’ingratitudine di un uomo da lui ricolmo di benefizi, fino ad onorarlo del titolo di amico.

Sicuramente, abbiamo un bel cercare, non troviamo errore, nè difetto nell’ingegno amministrativo di Colombo.

Noi non emettiamo come una semplice nostra opinione, che durante il corso della sua amministrazione egli non commettesse errore; sibbene l’affermiamo perentoriamente; lo sosteniamo di certa scienza; lo dichiariamo conscii della sincerità delle nostre investigazioni, dell’estensione delle nostre fatiche, della leale testimonianza, a cui ha diritto la verità travestita, e l’interesse che ispira l’eroismo calunniato.

Non v’ebbe mai governo più difficile dell’affidato a Colombo: egli operava sullo sconosciuto, sprovvisto d’ogni precedente lume amministrativo, continuamente attraversato dalle difficoltà del clima, dell’igiene, delle antiche abitudini e de’ nuovi bisogni; dai conflitti perpetui cogli idalghi e cogli indigeni, dalle diffidenze, dalle brame brutali, dall’insubordinazione permanente, e dalle pedantesche pretensioni della burocrazia di Siviglia, inapplicabili alle esigenze impensate di un reggimento affatto nuovo.

Nondimeno Colombo non commise pur l’ombra di una colpa. Sicuramente, non era infallibile; tuttavia non fallì. La protezione di Dio si allargò sulle sue opere. Nessuna delle sue istituzioni conteneva il germe di un vizio, l’occasione di un disordine, o di un imbarazzo per l’avvenire.

Non iscovriamo difetti nella sua amministrazione, a quella guisa che non riscontriamo vizii in un santo. Ei non aveva in vista la propria elevazione personale, la grandezza della sua casa, la ricchezza de’ suoi figli; sibbene la gloria di Gesù Cristo, l’ingrandimento della Castiglia, l’incivilimento cristiano,