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176 libro quarto

Tuttavia osservava attentamente la riva: dopo averla costeggiata dodici leghe, vide l’imboccatura di un fiume, e mandò le scialuppe a prenderne cognizione. Approssimandosi alla spiaggia, gli Spagnuoli mirarono una schiera di circa dugento Indiani armati che venivano ad opporsi alla loro discesa, mentre il romore delle conche marine e dei tamburi di legno, risonando nelle foreste, convocava altri difensori. A misura che gli Spagnuoli si accostavano alla riva, gli Indiani furiosi parevano voler venire ad incontrarli; sputavano erbe masticate in segno di dispregio, entravano nell’acqua sino alla cintola per tirare più da vicino lor dardi e giavellotti. Secondo le istruzioni di Colombo, gli Spagnuoli soffrirono pazientemente quest’insulti, non vi rispondendo che con segni di pace. A poco a poco gl’indigeni si calmarono, e finirono per cambiare diciasette specchi d’oro contro sonaglietti, il cui suono gli allegrava forte1. La sera i canotti raggiunsero le caravelle, e tornarono l’indomani per continuare gli scambi; nell’accostarsi videro sotto gli alberi indigeni, che avevano passata quivi la notte per timore di una sorpresa: gli Spagnuoli li chiamarono, ed essi non risposero: dal canto loro gli Spagnuoli stettero immobili nelle scialuppe. Gl’indigeni, pigliando quella calma per codardia, risolvettero liberarsi di siffatti importuni visitatori: batterono il tamburo e scagliarono frecce: onde finir presto l’assalto, gli Spagnuoli tirarono un colpo di balestra, ed un di cannone. ll fragore produsse tale spavento fra gli indigeni, che le armi caddero loro di mano e fuggirono nel profondo de’ boschi. Allora quattro Spagnuoli discesero, e li chiamarono; tornarono e cambiarono tre specchi d’oro, i soli che avessero, non essendo là venuti che per combattere.

Da queste spiagge la squadra si avanzò verso levante, passò dinanzi a Cobrava, e vide cinque grandi borgate poste in riva a fiumi: ivi ebbe notizie sull’oro: seppe che gl’Indiani raccoglievano a Veragua l’oro di cui facevano gli specchi, e che Veragua non era lontana. Gl’interpreti indiani assicurarono che là finiva la terra dell’oro.

  1. Fernando Colombo, Vita dell’Ammiraglio, cap. xcii.