Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume II (1857).djvu/392

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372 libro quarto


Per ogni spirito serio diviene evidente l.° che una tradizione misteriosa ha dato motivo alla figura di questa statua simbolica, nunzia dell’avvenire, non ricordatrice del passato, e perciò spoglia di tutte le memorie della vita apostolica e della palma del martirio di san Cristoforo, e che lo rappresenta unicamente là dove, sopratutto, egli non andò mai, sul mare; che gli fa traversare i flutti, mentre non evangelizzò che sulla terra: 2.° che la conoscenza di questa profezia, causa dell’effigie colossale, essendosi perduta, venne posteriormente composta sulla stessa effigie una leggenda pia che ha subito alterazioni e varianti secondo i tempi ed i luoghi. Rimane certo che l’Oriente fu culla di questa tradizione; e che là sorsero le prime chiese e le prime statue di san Cristoforo.

Ora, in qual maniera fu primitivamente dipinto san Cristoforo? Come ha scritto il suo nome lo scalpello iconografico degli statuari?

l fatti rispondono.

San Cristoforo è invariabilmente rappresentato sotto forma di un gigante che porta il fanciullo Gesù sulle spalle, che passa il mare senza bagnarsi oltre il ginocchio; e si appoggia sopra un tronco d’albero verdeggiante, fornito della sua cima e delle sue radici.

Decomponiamo questo emblema; le particolarità ci faranno trovar facilmente il significato dell’insieme.

Questo santo gigante è un eroe del cattolicismo. — Egli porta al di là del mare Gesù fanciullo, vale a dire l’aurora del Vangelo sulla nuova terra. — Il piccolo Gesù tien in mano il mondo sormontato dalla croce: questa sfericità del globo riassume anticipatamente il sistema della scoperta. — La croce che sormonta il globo annunzia l’effusione del Vangelo fra tutti i popoli. — Il gigante cattolico, cinta la fronte dell’aureola, indizio della santità, si appoggia, traversando i flutti, sopra un tronco d’albero, che porta foglie e frutti, il qual ricorda ad un tempo la verga fiorita d’Aronne, la radice di Jesse, il tronco dell’albero della salute, quel legno che ha salvato il mondo. — Si vuol notare che quest’albero reca sulla cima palme di dattili, caratteristiche dell’Oriente, e al basso radici capellute, imagine di trapiantamento,