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capitolo quinto 141

soffrire e lottare invano contro le preoccupazioni di colui che aveva sperato dover essergli protettore. In questi disperanti e infruttuosi tentativi consumata ogni cosa, e sentendo duramente le strettezze della miseria, era ridotto per vivere a ricominciare la sua fabbricazione di carte marine, e le sue copie di manoscritti.

Perduto in mezzo al tumulto di splendida Corte rinomata per le sue eleganti frivolezze e l’esigenze del suo lusso, Colombo si trovava dimenticato, isolato, senz’amici, senza relazioni familiari, dato in preda al più tristo abbandono; allora si fu, che, non ostante la sua povertà, una nobile damigella, nel cui vicinato egli albergava, volle consolare la sua sciagura unendosi a lui con un nodo indissolubile.

Ella usciva da un alto parentado. l suoi natali superavano d’assai i suoi averi, e la sua bellezza superava i suoi natali: la si chiamava Beatrice. Questo nome amato da Dante pareva fatto apposta per un Italiano. Dona Beatrice Enriquez apparteneva alla nobile famiglia di Arana, una delle più antiche di Cordova, in cui la virtù si trasmetteva per diritto di eredità, e che non ostante le sue poche ricchezze, godeva di fama e rispetto a cui non dà titolo la sola ricchezza.

Il laconismo degli storici, spesso il loro silenzio, e sempre l’assenza di Beatrice Enriquez nelle occasioni solenni, alcune parole di Colombo al suo letto di morte, velate da una pudica reticenza e grossolanamente interpretate, hanno prodotto contro di lei una preoccupazione generale. Di fatto gli antichi storici, dopo ricordato il matrimonio di Colombo, non hanno più parlato di Beatrice Enriquez; ed è perché non avevano nulla da dire di lei: la sua modestia, la natura delle sue abitudini, che l’allontanarono dalla scena elevata, a cui il suo titolo doveva produrla, il suo attaccamento alla città natale, da cui non si allontanò mai, impediscono di seguirla nel corso della sua vita. La sua storia si limitò al suo matrimonio, come la sua felicità alla sua unione. La donna cristiana gode modestamente della gloria dello sposo, e non ne fa pompa.

Intorno a Beatrice Enriquez i documenti sono brevi, ma positivi.