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capitolo decimo 273


Dopo il popolo venne la volta dei grandi. La dimane, gentiluomini e ufficiali del Re vennero alla caravella per vedere e udire le maraviglie del nuovo mondo, sin allora reputato favoloso. Gli uni deploravano che il re non avesse accettato le offerte di Colombo; altri confessavano, benedicendo al Signore, che tale successo pareva il premio della perseveranza de’ pii sovrani di Castiglia in propagare la religione di Gesù Cristo.


§ II.


Il venerdì, 8 marzo, un messo del re di Portogallo giunse a Colombo. Il Capo della nazione seguiva lo slancio del suo popolo: egli pregava graziosamente l’ammiraglio, poichè il tempo lo teneva ancorato, a volerne venire a lui, e comandava a’ suoi intendenti di fornirgli gratuitamente quanto bisognasse al suo equipaggio: aveva comandato ai principali ufficiali della sua casa di andare a incontrarlo, e gli aveva fatto preparare a Sacanben, ove doveva passare la notte, un’ospitalità reale. L’ammiraglio si mise adunque in via, accompagnato da uno de’ suoi piloti, che faceva ufficio di aiutante di campo. La pioggia continua non gli permise di giungere sino alla Valle del Paradiso altro che la sera della dimane; e fecevi la sua entrata in mezzo ad un nobile corteo.

L’accoglimento del sovrano superò tutti questi onori. Giovanni II lo ricevette come un principe del sangue; lo fece sedere, e volle si coprisse il capo alla sua presenza; mostrò di averlo in alta considerazione, gli parlò colla più grande affabilità, e gli espresse la sua soddisfazione pel buon esito dell’impresa; aggiungendo che n’era tanto più lieto perchè secondo un trattato del 1479 conchiuso colla Castiglia, la scoperta di que’ nuovi paesi e la loro conquista appartenevano a lui per diritto. L’ammiraglio rispose, che, non avendo letto un tale trattato, non ne poteva parlare utilmente; solo egli sapeva che nelle sue istruzioni eragli prescritto di non andare nè verso le miniere d’oro, nè sulle coste della Guinea, e che un tale ordine era stato pubblicato in tutti i porti dell’Andalusia prima del suo imbarco. Giovanni II replicò graziosamente che in sostanza un tale affare

Roselly, Crist. Colombo, T. I. 18