Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/327

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capitolo primo 319

altresì otto maiali, pagati circa quattro franchi e mezzo l’uno, que’ maiali donde poi provvennero tutti quelli che hanno popolato le Antille e il nuovo continente: prese eziandio galline, uccelli, e via dicendo; e oltracciò sementi per orti. Il lunedì sette ottobre ogni capitano di caravella ricevette una lettera sigillata da non doversi aprire che quando il cattivo tempo li separava dalla flotta: essa notava la strada da seguire per giungere direttamente alla Spagnola. Immediatamente l’ammiraglio diede l’ordine di partenza, ma la calma lo trattenne sette giorni dinanzi alle Canarie. Il 15, con buon vento dell’est, si perdettero di vista le vette dell’isola di Ferro.

Colombo governò molto più avanti nel sud che non aveva fatto nel suo primo viaggio. Egli voleva giungere ai terribili Caraibi, di cui aveva udite spaventevoli descrizioni, e si mise sul più diretto cammino. Come nel primo tragitto, la sua nave era una delle più lente al corso, e spesso tutta la flotta diminuiva le vele per aspettarla. L’ammiraglio aveva inalberata la sua bandiera su quella nave, perchè si chiamava la Graziosa Maria. È noto ch’egli era divotissimo della Santa Vergine: aveva posto il suo secondo viaggio sotto la speciale protezione di Lei, e risoluto di dare il suo nome alle prime isole che scoprirebbe. La Patrona de’ marinai, la Stella del mare pareva, che, accettando un tale omaggio, favorisse la sua navigazione. Tutto era calma e riposo per gli equipaggi. Per dodici giorni e dodici notti non fu bisogno di cercar nuovi soffi di vento. La pianura erbosa, distesa come a spauracchio sulla sua prima strada, non si vide punto. Ma il 26 novembre sopraggiunse una fiera procella, la cui violenza non durò che quattr’ore. ll fuoco sant’Elmo apparve sulla cima degli alberi: i marinai se ne allegrarono, essendo persuasi che alloraquando esso si ferma sopra una nave, questa non può più andar perduta non ostante il furor della tempesta.

Sette giorni dopo, l’ammiraglio, alle subite variazioni dei venti, alla qualità della pioggia, al colore delle onde presenti la vicinanza della terra. Egli era sì certo di scoprirla che alla notte comando preparar le armi ad ogni evento. Di fatto, al primo albeggiare, la domenica tre novembre, apparì un’isola