Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/384

Da Wikisource.
376 libro secondo

della colonia, lsabella non poteva dimenticare la propagazione della fede cattolica, e la conversione degl’indigeni, primo oggetto della scoperta di que’ paesi: scriveva al padre Boil per risvegliarne lo zelo, e indurlo a persistere nell’impresa: procurava di evangelizzare l’indolente missionario, e lo assicurava, che con un po’ di buona volontà supererebbe le difficoltà della lingua.

Una lettera della Regina, del 16 agosto 1494, era particolarmente intesa a consolare l’ammiraglio, assicurarlo, ristorarlo colla espressione delle sue soavi simpatie.

Questa lettera, la prima che sia giunta dall’antico mondo nel nuovo, è di un’intima importanza per la storia di Cristoforo Colombo: essa ricorda il vero scopo della sua scoperta con sincerità cristiana: non vi ha modo di sospettare, come ha fatto altrove maliziosamente la scuola protestante, interessi politici nell’espressione di cosiffatti sentimenti religiosi; perocchè già, da oltre un anno, la Castiglia, merce le bolle pontificie del 3 e 4 maggio 1493, era legittimamente in possesso delle terre scoperte all’ovest nell’Oceano, onde ogni dimostrazione di zelo cattolico diventava superflua. D’altronde, questo carteggio amministrativo non era destinato ad altri che all’ammiraglio: ma il sentire interno scoppiava fuori dal cuore della pia Sovrana, parlando al messaggero della croce.

La Regina gli dice sulle prime: «abbiamo avuto gran piacere in leggere le cose che ci avete scritte: e per tutto questo rendiamo vive azioni di grazie a Nostro Signore. Speriamo che col suo aiuto quest’opera, ch’è vostra, sarà cagione che la nostra santa fede cattolica si distenderà grandemente.»

Cosi la gloria di Gesù Cristo, e l’accrescimento della sua Chiesa, ecco la prima parola di questa reale comunicazione. Prima di ogni particolarità di politico o commerciale interesse, si tratta della propagazione del Cattolicismo.

Dopo di avere, senza sua saputa, riconosciuto il vero scopo di Colombo, la Regina rende parimente testimonianza che quel grande concetto spetta per intero all’eroe. Isabella, che a que’ dì aveva seguito collo sguardo lo sviluppo, e pesate le obbiezioni de’ contraddittori, senza prevederlo confutava anticipa-