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capitolo sesto 393


Questo complotto dell’astenzione e dell’allontanamento si eseguì senza ostacolo, ma a solo danno di coloro che l’avevano concepito. Si eran essi ritirati sulle alture boscate: l’aria più fredda e più umida aumentava ilor bisogni: non potevano stabilirvisi in parte alcuna, e passavano le notti esposti all’inclemenza del clima. Le radici, i frutti spontanei che raccoglievano qua e là mal potevano bastare a nodrire quelle popolazioni che fuggivano senza posa, cacciate dal timore degli Spagnuoli. Le privazioni, le fatiche e l’insalubrità di quelle foreste, in cui l’eccesso della vegetazione guasta l’aria lungo la notte, ingenerarono malattie di una natura epidemica, che rapirono moltissimi, mentre gli Spagnuoli trovavano modi di vivere nella pesca sulle rive del mare, alla foce de’ fiumi e nelle provvigioni che loro giunsero improvvisamente dalla Castiglia.