Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/403

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capitolo settimo 395

vano che l’oro di quell’isola non si trovava che in pagliuzze entro ruscelli, ed in troppo piccola quantità perchè vi fosse profitto in raccoglierlo. Le ricchezze d’Hispaniola non esistevano che nell’imaginazione del Genovese. E non contenti di calunniare il suo carattere qual capo del governo, cercarono di accusar anco la sua probità; lo accagionarono di una specie di connivenza per procacciarsi oro a danno dei diritti della corona. Già il loro odio aveva fatto correre questa voce prima della loro partenza dall’isola. Gli storici non hanno parlato di questa accusa, e nondimeno essa risulta da un documento ufficiale. ll ricevitore dei diritti regi, Sebastiano de Olano, in una lettera ai Sovrani risponde a questa calunnia, che, ben lungi dall’avere autorizzato a dar mercanzie ed a ricevere in iscambio oro, in assenza del delegato de’ controlli generali, l’ammiraglio glielo aveva per lo contrario espressamente vietato.

In mezzo a così aspre ed ingiuste accuse, chi assumerà le difese di Colombo? Chi ricorderà le circostanze terribili nelle quali fu costretto ad operare? L’ammiraglio era straniero ed assente; i suoi nemici non si vedevano fatta alcuna contraddizione: perciò l’unanimità delle loro accuse doveva ottener credito e fede. La specialità di Firmin Zedo intorno alle materie d’oro e d’argento dava gran peso alla sua affermativa che l’isola di Hispaniola non aveva miniere preziose.

La testimonianza di Pedro Margarit non era meno funesta, perocch’era quel medesimo Margarit di cui Colombo aveva fatto valere i buoni servigi e in pro del quale aveva chiesto un premio ai Monarchi, i quali avevangli decretata, per le istanze di Colombo, una pensione di trentamila maravedis.

ll carattere del Vicario Apostolico serviva di sanzione a tutte le calunnie, senza ch’egli si desse la briga di riprodurle. La sua presenza in Ispagna, mentre lo si credeva al posto a cui aveva avuto l’onore di essere assunto da Ferdinando, indicava abbastanza la gravità degli avvenimenti sopraggiunti alla Spagnuola: era venuto per disingannare i Re dell’illusione in cui l’ammiraglio amava conservarlo: oltre la difficoltà di vivere in un paese ove la terra non poteva fornire gli alimenti agli Europei, non vi si trovava nè oro, nè pietre preziose; il clima ge-