Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/406

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398 libro secondo

di interpreti, e che dovevano rimanere qualche tempo in Castiglia ad imparare la lingua.

Le prove di affettata vigilanza ed incorruttibilità, che aveva dato a’ danni dell’ammiraglio il controllore della marineria Juan de Soria, furono ripetute contro suo fratello don Diego Colombo, dall’ordinator generale Juan de Fonseca. Don Diego recava seco qualche po’ d’oro a sua cognata donna Beatrice Enriquez ed a’ suoi parenti Arana di Cordova, per mostra ed anche per pagare alcuni piccoli debiti di suo fratello, o per trasmetterlo a qualcuno della sua famiglia a Genova. Don Juan de Fonseca non lasciò passare questa occasione per ispiegare il suo zelo a pro degli interessi de’ Monarchi: fece rigorosamente sequestrare il poco oro portato da don Diego. La Regina, che sapeva con penetrazione maravigliosa investigare i cuori, non approvò siffatta rigidezza; riconoscendo l’ostilità sotto l’apparenza del dovere, scrisse di propria mano il 5 maggio all’ordinatore generale di non chiedere a don Diego l’oro che recava dalle Indie; di non impacciarlo rispetto al suo soggiorno ed alla sua residenza: gli indirizzò un’altra lettera il giorno medesimo, perchè dovesse compiacere in ogni cosa il fratello dell’ammiraglio, e lo stimolò a scrivere a questo in termini amichevoli, che cancellassero la memoria d’ogni scontentezza.

Queste cure della Regina pel vice-re delle Indie non fecero che aumentar l’odio che gli portava l’ordinatore della marina. Non appare ch’egli abbia eseguito con molta sollecitudine le raccomandazioni della sua sovrana, perocchè venticinque giorni dopo ella reputò necessario di dovergli rinnovare l’espressioni della sua volontà. Da quel punto l’odio di don Juan de Fonseca contro i Colombo, e tutto ciò che si riferiva ad essi non fu mai che si spegnesse, o venisse meno: ora sordo e dissimulato, ora imprudente ed altero, quell’odio studiò tutt’i mezzi di logorare la vita dell’ammiraglio, di opporsi alla sua gloria, di costringerlo a consumare contro gli ostacoli che gli si suscitavano, quegli anni che sarebbero bastati a scoprire il rimanente del globo.

Per lungo tempo in Ispagna il titolo di vescovo, che portava indegnamente don Juan de Fonseca, lo ha salvato dalla seve-